È un mercato di stampo un po’ british, ma con un pizzico di fashion tutto milanese. Si trova in un punto piuttosto abbandonato di Milano, ora in via di riqualificazione, dove sorgeva lo scalo ferroviario di Porta Romana.
![]() |
“The Tank”, questo è il nome del mercato, si ispira al Box Park di Londra, realizzato da container, trasformati in spazi commerciali.
L’impiego non convenzionale, in architettura urbana, del riuso di questi contenitori è già stato sperimentato altrove, particolarmente all’estero, dando vita ad ambienti abitativi, alberghi in movimento, centri commerciali anche a più piani.
“The Tank” si trova alla fermata Lodi della linea gialla della metropolitana, non lontano dalla Fondazione Prada di largo Isarco, altro recente esempio di recupero e riqualificazione urbana.
Anche questo mercato utilizza come spazi espositivi dei container coibentati e dotati di aria condizionata.
Questi vivono una seconda vita in “The Tank” riutilizzati come spazi essenziali per diverse occasioni di esposizioni artistiche, shopping o svago.
![]() |
![]() |
In questo angolo della nostra città, lontano dagli itinerari tradizionali, infatti, si possono fare due chiacchiere bevendo una birra, un calice di vino o dei buoni cocktail, mangiando qualcosa, a scelta tra street food e specialità tradizionali.
“The Tank” non è solo drink and food, ma design, divertimento, shopping, arte e musica, anche sperimentali. Vi proponiamo altre immagini di questo mercato ancora poco noto, che unisce funzionalità, essenzialità, creatività e fashion. Gli organizzatori sperano che “The Tank” possa continuare anche terminato il periodo dell’ Expo e restare uno spazio aperto a tutta la città. Un consiglio: se usciti di qui volete incontrare anche un po’ di mistero, perché non fare quattro passi fino all’albero dell’impiccato? Superate il cavalcavia sulla ferrovia, da dove si può ammirare uno dei più bei tramonti di Milano, sopra il verde un po’ incolto e un solitario treno pendolare. In corso Lodi all’altezza dei numeri tra il 75 e il 78, si trova un albero dal tronco contorto. In questa zona, al di fuori delle mura cittadine, venivano eseguite le sentenze capitali. Avvicinatevi: secondo la leggenda a questo albero era stato impiccato un uomo e il tronco, nelle sue nodosità insolite, sembra averne condiviso lo strazio, mostrando, con un po’ di immaginazione, il suo volto. A volte qualcuno ci lascia ancora un fiore. |