Quando si parla di Pasqua, subito pensiamo alla primavera e alle allegre, colorate uova di cioccolato.
Perchè, ci siamo chiesti, l’uovo è così rappresentativo di questa festività? Abbiamo fatto un po’ di ricerche e ci siamo inoltrati in una serie di notizie un po’ intriganti e misteriose.
Innanzi tutto la data della Pasqua è legata alla Primavera; cambia ogni anno perchè coincide con la domenica successiva al plenilunio dopo l’equinozio del 21 marzo. La Luna regola tanti cicli della Natura e all’equinozio c’è il perfetto equilibrio tra la luce del giorno e il buio della notte, tra le forze opposte e complementari. Un accostamento molto affascinante…
Tutti i popoli antichi celebravano l’arrivo della Primavera e la rinascita della natura; molti (Persiani, Cinesi, Egizi, ecc.) usavano regalare uova per augurare prosperità e propiziare la fertilità.
I Romani coloravano le uova di rosso e le mettevano, come fossero semi, sotto il terreno per favorire i raccolti.
Così in Grecia, ancora oggi, si usa festeggiare la Pasqua mangiando uova colorate di rosso con l’acqua di cottura delle barbabietole.
Il coniglietto di origine anglosassone, Easter Bunny, aveva regalato alla dea della Primavera delle uova colorate, facendola felice.Ecco perché anche da noi, oggi, buffi coniglietti di cioccolato ci augurano Buona Pasqua accanto agli ovetti colorati.
Primavera…Pasqua: il Cristianesimo celebra in questo periodo la Resurrezione, la rinascita ad una “nuova” vita portata dal Redentore.
Un uovo attrae la nostra attenzione nella Pala di Montefeltro, esposta a Brera; nel Medioevo si credeva che l’uovo di struzzo, che vediamo nel dipinto, si autofecondasse. Diviene quindi simbolo dell’Immacolata Concezione di Maria. Intrigante è l’uovo rosso in mano alla Maddalena, che compare in molte sue raffigurazioni. La leggenda narra che la Maddalena andò da Tiberio per annunciare la Resurrezione di Cristo. L’Imperatore le rispose che era più probabile per un uovo diventare rosso piuttosto che un uomo potesse resuscitare. Un uovo che la Maddalena prese in mano divenne istantaneamente rosso.
Fin dalla antichità le genti si sono ispirate all’uovo per affrontare i grandi temi come l’origine del Cosmo e della Vita.
Infatti l’uovo viene deposto da un essere vivente, il guscio appare inerte e privo di vita, poi si schiude e ne esce un piccolo essere vitale…Come non essere affascinati e pieni di meraviglia?
In più, pochi anni fa, ci è messa anche la NASA, supponendo una forma a uovo del Cosmo e…siamo tornati al punto di partenza.
L’uovo è dunque perfettamente idoneo ad essere caricato di simboli e leggende; ma allora è nato prima l’uovo o il pulcino? Abbiamo trovato la soluzione da proporre ai bambini o a chi ha molta “pazienza”, magari dopo i pranzi di Pasqua e Pasquetta. Provate con questo gioco!
Sulle tavole di Festa non mancheranno ovviamente le uova: la milanesissima insalata cont i ciapp, uovo sodo tagliato a metà, che ricorda un beneaugurante lato B, la torta pasqualina o il pane casatiello e il cocoi, che hanno incastonate uova sode intere.
Poi ancora uova di cioccolato, colomba, dolci regionali come la pastiera…c’è da diventare pieni come un…uovo!
Se mangeremo troppo, cosa c’è di meglio di un po’ di fitness col Pulcino Pio, che si prepara ad affrontare di nuovo il trattore prepotente?
Buona Pasqua a tutti, anche da Belisama e dal Dinosaurino di Passipermilano!