Itinerario da brivido per la Notte di Halloween

In questa notte, come si credeva accadesse durante l’antico Samhain celtico, il velo tra i morti e i vivi diventa più sottile e l’Aldilà è maggiormente percepibile.

Samhain 2

Faremo quattro passi tra memorie e immaginazione, percorrendo un itinerario tra il Castello Sforzesco, palazzi, chiese e Parco Sempione, dove le “apparizioni” sono di casa. Questo itinerario forma una sorta di ellisse, come ellittico era, al tempo dei Celti, il Recinto Sacro da cui nacque Milano.

ellissi

Partiamo dal Castello, che potrebbe essere considerato il luogo più affollato di Milano per numero o antico prestigio dei fantasmi che vi si trovano.

castello con fontana notturno

Ignoti sono i nomi dei trecento soldati francesi che morirono nell’esplosione della Torre del Filarete, agli inizi del 1500. A causarla fu un fulmine? Un errore umano? La vendetta del Bombarda, un mercenario svizzero innamorato?

fulmine castello

Non si sa, resta un mistero; ma c’è chi sostiene che nella notte dei Morti, gli echi della Storia abbiano suoni di urla strazianti e di lamenti umani.

Munch_scream_detail

Secondo alcuni studiosi di fenomeni paranormali, i fantasmi rivivrebbero qualche episodio importante e drammatico della propria vita, come se fossero incatenati ai ricordi.

Madame_la_mort_-_Paul_Gauguin

Ludovico il Moro comparirebbe sotto la Ponticella del Bramante, mentre fugge a cavallo, travestito da mercenario.

cast angoli notturni

Wrangler Nate Cummins takes the opportunity to ride by moonlight, the night before the "Super Moon" during Montana Horses' annual horse drive outside Three Forks, Montana, May 4, 2012. The Mantle family, who own Montana Horses, held their last horse drive where they rounded up approximately 300 horses and drove the herd 35 miles from their winter range to the Mantle ranch. The horses will be picked up by leasers to be used as pack and trail horses at dude ranches and national parks. Photo taken May 4, 2012. REUTERS/Jim Urquhart (UNITED STATES - Tags: ANIMALS SOCIETY ENVIRONMENT TPX IMAGES OF THE DAY)

Anche Bianca Maria di Challant rivive in questa notte brani della sua vita e ricompare al Castello, dove era stata decapitata, con una coppa di sangue, mentre la testa le rotola via.

bianca-maria-di-issogne

Altre donne importanti rimangono “presenti” nel Castello dove vissero un tempo. Fra queste Bona di Savoia, vedova di Galeazzo Maria Sforza, rifugiatasi nella torre che porta il suo nome.

100_8788

Ber o Bon

La giovane duchessa Beatrice, moglie del Moro, morta di parto, appare pensosa ricordando gli avvenimenti della sua breve e intensa vita.

Cristofero Solari - Tomba di Ludovico il Moro e Beatrice D'Este (particolare, Pavia, Certosa, 142

L’indomita Isabella d’Aragona, nipote e nemica del Moro, compare tenendo tra le mani una boccetta di veleno con il quale avrebbe voluto avvelenare gli Sforza e per il quale, invece, perse il marito e un’amata figlia.

isabella con veleno

Lasciamo il Castello ed i suoi ricordi di sangue versato.

sangue e castello

Poco più avanti, in via Rovello, un’altra donna, legata al Moro, lo aspetta ancora. È Cecilia Gallerani, la Dama con l’ermellino, dipinta da Leonardo, che a Palazzo Carmagnola, dove visse, attende di rivedere il suo amato. E’ possibile vederla ad una delle finestre proprio in questi giorni.

palazzo Carmagnola (1)

Eccola!

Raggiungiamo piazza Duomo, dove “vive” il fantasma della Carlina, la sposa in nero che, terrorizzata dalle statue sulle guglie della nostra amata e misteriosa Cattedrale, scomparve e non fu più ritrovata. È un fantasma “prezzemolino”; infatti spesso compare nelle foto scattate dentro e fuori il Duomo.

guglie duomo

In via Santa Radegonda, accanto al Duomo, possiamo incontrare un’altra donna, Bernarda, la figlia di Bernabò Visconti, imprigionata e fatta morire di stenti dal padre; ma è, per così dire, un fantasma dalle…molte vite.

ViaSantaRadegonda

bara vuota

A pochi passi dal Duomo, in piazza Santo Stefano, c’è uno dei luoghi più lugubri di Milano (andate a vederlo!!!).

san bernardino esterno 2

È San Bernardino alle Ossa, una chiesa con una cappella rivestita internamente di ossa umane.

chiesa-di-san-bernardino

Nella notte del 2 novembre, una bimba ricompone il proprio scheletro come in un puzzle horror e trascina in una danza macabra gli altri defunti.

Danza-Macabra

Vi parteciperanno anche gli scheletri della vicina cripta nella chiesa della Statale?

cripta-dellannunciata

cripta

Se avete ancora voglia di esperienze forti, andate verso la Basilica di Sant’Ambrogio (autobus 94), passando accanto a piazza Vetra, terra di Inquisizione, roghi, patiboli e torture.

piazza vetra

mora_cdef

Fermatevi accanto alla Basilica di Sant’Ambrogio, presso la Colonna del Diavolo, dove rimasero conficcate le corna di Satana, dopo un calcione ben assestato dal nostro Santo patrono.

colonna diavolo

Il Diavolo riuscì poi a liberarsi e da questa colonna tornò all’Inferno. C’è dunque qui sotto un varco per gli Inferi? Molti rumori provengono da lì e un tempo, prima che fossero cementati, anche odori di zolfo da quei fori che sembrano orbite vuote.

colonna diavolo fori

Tornate a piedi verso il Castello percorrendo via Carducci. Qui c’è un simpatico localino, PolentamiSu, dove si possono mangiare una polenta calda e un ottimo tiramisù…Ne avrete bisogno…

100_9221

100_9219

Signori uomini, se vedete venirvi incontro, nelle vicinanze di via Paleocapa, una dama velata che emana profumo di violetta e vi promette ore indimenticabili in una villa vicina, non seguitela.

dama fantasma

Il suo viso è un teschio, come ha raccontato chi aveva ceduto alle sue lusinghe. In questa zona esisteva una casa disabitata con fama sinistra; da metà degli anni Settanta questa donna non compare più, forse la casa ha cambiato inquilini?

PoemaafumettidiBuzzati

da “Poema a fumetti” di Dino Buzzati

Casa Toniella

Di giorno, invece, quando il Parco Sempione è aperto, molti dicono di essere stati seguiti da una giovane donna che fa jogging e che li avverte dei danni del fumo. Poi svanisce, come il fumo di una sigaretta.

jogging in the park fumo della sigaretta 3

Ben altri fuochi arsero nell’antica Piazza d’Armi dietro al Castello. Qui fu bruciata Isabella da Lampugnano, una delle tante streghe finite al rogo anche nella nostra città, che questa notte ritornano…

Eden Urban Nightscape #2, Parco Sempione, Milano 2012

Siamo tornati da dove eravamo partiti. Ora vi meritate una bella cenetta.

donna senza testa

Chi saranno gli altri convitati?

hannibal-lecter

Dracula_1958_c

Buon Halloween a tutti!

 

halloween-mano-galleggiante

I Mystèriosi sotterranei del Castello

È una Milano oscura e livida quella che fa da sfondo all’avventura “Scendendo” di Martin Mystère, apparsa su Almanacco del Mistero, 1995.

mertinmystereg

martin_mystere_a_teatro

I sotterranei, questa terra di mezzo tra il sopra e il sotto, il mondo delle luci e quello del buio assoluto del sottosuolo, sono i veri protagonisti di questa storia che riguarda il Castello Sforzesco.

Martin Mystere.jpeg

Martin, indagando sull’omicidio di un ingegnere che aveva lavorato sul sottosuolo, riesce a sventare, attraverso rocambolesche vicende, un piano terroristico che intendeva far esplodere il Castello e gettare Milano nel caos e nel terrore.

inferno a Milano

Questo piano era basato su un complesso progetto difensivo ideato da Leonardo, “ingegnere militare” secondo il curriculum da lui inviato a Ludovico il Moro.

curri di leo

curriculum di Leonardo

carro leonardo

progetto di “carro armato”

Un micidiale composto, il cosiddetto fuoco greco, era stato nascosto sotto la Piazza d’Armi per impedire, attraverso incendi ed esplosioni, l’eventuale conquista del Castello, da parte di nemici.

difesa del castello Leonardo

Il colpo di scena finale rivela che il Maestro, in accordo con il comandante della guarnigione, che aprì le porte del Castello ai Francesi, non mise in atto il piano distruttivo al fine di salvare l’amata Milano.

ultima pagina

Perchè raccontare questa storia su alcuni “segreti” del Castello?

castello blu

Sotto il Castello c’è realmente un mondo sotterraneo “archiviato”. Si narra di una strada segreta, che univa il Castello a Santa Maria delle Grazie, fatta costruire dal Moro. Ecco il suo ingresso, che si trova nella Ghirlanda, l’antica via difensiva coperta realizzata dagli Sforza.

100_9450

inizio percorso verso Santa Maria delle Grazie

100_9438

via sotterranea della Ghirlanda

Un’altra storia, dal sapore molto hard, ebbe luogo ai tempi della dominazione austriaca. Una compagnia di giovani era solita radunarsi nei sotterranei del Castello, coperti di muschio; da qui il nome di Compagnia della Teppa (parola milanese che indica il muschio), dal quale deriva il termine teppista.

100_9488

uno degli accessi ai sotterranei, con muschio

100_9453

uno dei sotterranei

Tra le bravate di questo gruppo, l’organizzazione di un festino a luci rosse a Villa Simonetta.

villa Simonetta 1

Villa Simonetta, Milano

Furono invitate le fanciulle, in cerca di marito, della Milano bene di allora e, ad insaputa di queste, nani e derelitti dei bassifondi milanesi, cui, invece, era stato promesso in dono un incontro con prostitute. La polizia austriaca, su segnalazione di una invitata, intervenne a salvare le ragazze e i “teppisti” furono arruolati a forza nell’esercito.

senso

da “Senso” di L. Visconti e da “Il bacio” di Hayez

http://www.placidasignora.com/2007/06/07/la-compagnia-della-teppa-e-la-notte-dei-nani/

http://archiviostorico.corriere.it/2008/agosto/03/terribili_scherzi_della_teppa_Fra_co_7_080803035.shtml

Infine, per fortuna, è stato anche “archiviato” l’uso della Ghirlanda come rifugio antiaereo durante i bombardamenti.

100_9463

100_9431

Oggi la via coperta della Ghirlanda è aperta al pubblico solo con prenotazione e guida presso l’Info Point del Castello.

informazioni castello

100_9429

inizio del percorso

È una visita assolutamente da non perdere, perchè mostra il Castello da un altro punto di vista, molto underground, con scorci inaspettati e cunicoli tortuosi e impervi.

100_9477

Ponticella del Bramante vista dalla Ghirlanda

100_9452

100_9446

100_9447

100_9471

100_9469

Se avete voglia, infine, di vivere qualche brivido in questa nostra misteriosa e sconosciuta città, pensate che le linee Rossa e Verde della metropolitana scorrono proprio sotto la Piazza d’Armi, magari accanto a vie segrete murate…

metropolitana sotto il castello

100_9448

dietro questo muro passa la metropolitana

Meglio non aprire certe porte…

shining

 

Itinerario Castello Sforzesco (Parte Seconda)

Il Castello non vive solo di memorie, ma è ben presente nella vita di oggi.

100_9255

allestimento per un evento – ottobre 2015

Al Castello ci si incontra per manifestazioni, eventi, appuntamenti culturali all’ora dell’aperitivo; la location, specialmente di sera, diventa quanto mai intrigante e suggestiva.

clay_paky_illumina_castello_sforzesco_milano

luci alla Rocchetta

100_9256

evento in notturna

Calicantus in noturna

caffetteria Calicantus

100_9240

happy “hart”

Agli eventi, in genere, sono riservati spazi all’aperto o strutture a tempo.

concerti-Castello

RONDINI-CASTELLO-

Gli interni, invece, proteggono capolavori e raccolte di grande valore.

mappa dei musei del castello

informazioni castello

La Corte Ducale è una specie di Expo permanente di arte e cultura, che richiede una visita di diverse ore, magari suddivisa in più itinerari. Qui si trova la biglietteria per tutti i Musei, “padiglioni” che espongono le diverse eccellenze di arti e produzioni differenti.

100_9105

Una grande porta, la Pusterla dei Fabbri, accoglie i visitatori ed invita ad entrare. Non è il portone di un nobile palazzo quello che apre la strada ai tesori del Castello, ma l’arco di una Pusterla delle mura medievali.

100_9203

Questo arco, situato in una zona della Milano delle botteghe e popolare, fu portato al Castello ai primi del Novecento, in occasione di trasformazioni urbanistiche che ne prevedevano la demolizione. Ora si trova all’ingresso del Museo d’Arte Antica, quasi un omaggio al lavoro dei milanesi che ha fatto grande la nostra città.

fabbri vekkia

fabbri corriere

Entrati nella Corte Ducale, residenza rinascimentale dei Duchi, ciò che colpisce in primo luogo sono gli spazi: grandi, aperti, con ampie vetrate, che mostrano “scenografie” inaspettate.

100_9113

Il Museo d’Arte Antica è il primo “padiglione” che incontriamo. La varietà di ciò che contiene rende la visita molto ricca di scoperte. All’inizio di ogni sala si può ritirare una piccola guida gratuita che illustra, in più lingue, quanto esposto.

Ecco qualche “assaggio”:

mausoleo bernabo

mausoleo di Bernabò Visconti

madonna_lia

Madonna Lia

gaston de foix 2

pietra tombale di Gaston de Foix

100_9117

gonfalone di Milano

100_9109

telamone

sconcia fanc.

bassorilievo della “fanciulla impudica”

Le sale ducali sono esse stesse museo e gli ambienti, talora, rubano la scena.

sala verde

sala verde

sala colombine 2

sala delle colombine

100_9124

cappella ducale

asse

Sala delle Asse

Dalle vetrate delle sale ci appaiono anche scorci antichi ed indimenticabili: il fossato, la Ghirlanda, la Ponticella del Bramante, dove Ludovico il Moro si ritirò a piangere, in tre salette “vestite” a lutto (le salette Nigre), la scomparsa della moglie Beatrice. Ci restò, dicono, “ben” quindici giorni!

100_8853

ponticella del Bramante

100_8849

ponticella del Bramante

100_9119

portico della Ponticella

100_9118

fossato e Ghirlanda

Fino a pochi mesi fa, in questo “padiglione” era ospitata anche la Pietà Rondanini, in una sorta di cappella votiva, realizzata dallo Studio BBPR, lo stesso cui si deve, tra l’altro, il progetto della Torre Velasca.

michelangelo-rondanini1

BBPRarchitetti

gli architetti Banfi, Balgiojoso, Peressutti e Rogers

Per raggiungere il prossimo “padiglione” museo, dobbiamo scendere e passare sopra un ponticello sospeso.

100_9133

In questa nostra avventura, inaspettatamente, sotto di noi, appare una fontanella in un verde “prato” di muschio.

100_8834

La storia di questa fontanella del Castello Sforzesco è piuttosto curiosa: gli Sforza non l’hanno mai vista in questo posto! Infatti l’originale si trovava al Castello di Vigevano da dove fu traslocata per diventare un’acquasantiera nella Collegiata di Bellinzona.

bellinzona

Bellinzona

Al Beltrami questa fontana piacque così tanto che ne fece costruire ben tre identiche. Una è quella dell Castello, un’altra è a Seregno.

seregno

Seregno

La terza si trova, sempre a Milano, a Villa Mirabello, in una dimora di campagna del Quattrocento. Era soprannominata magiabagaj (mangiabambini) per l’immagine classica dell’inquietante biscione.

mirabello

Villa Mirabello

100_9093

Villa Mirabello

Sopra la fontana del Castello c’è una delle finestre originali, che ha fatto da modello per i restauri geniali e “creativi” del Beltrami.

100_8835

Raggiungiamo la Loggia di Galeazzo Maria con un ampio scalone a gradoni bassi, fatto per salire… a cavallo!

100_8833

100_8830

Prima di iniziare un nuovo percorso museale fermiamoci sulla Loggia, magari seduti su questa deliziosa panchettina, per guardare il panorama.

100_9136

100_9138

Siamo al primo piano della Corte Ducale e il “padiglione” da visitare è una sorta di Salone del Mobile attraverso i secoli. Qui regnano insieme storia e design.

100_9139

100_9140

Anche la Pinacoteca, successivo “padiglione” di questa Expo speciale, offre una raccolta di capolavori che lascia frastornati.

pinacoteca-del-castello

una delle sale

100_9147

Bernardino Luini

100_9150

Canaletto

pinacoteca mantegna

Andrea Mantegna

Con un passaggio coperto sulle mura si passa alla Rocchetta, dove si trovano il Museo delle Arti Decorative e quello degli Strumenti Musicali.

100_9151

100_9156

Come all’Expo, assaggiamo qualche piatto speciale di questi padiglioni per…stuzzicare l’appetito.

100_9164

100_9163

100_9177

100_9178

100_9188

100_9169

Entriamo nella Sala della Balla; accanto agli Arazzi dei Mesi, del Bramantino, si può utilizzare una postazione multimediale per leggere qualche pagina di Leonardo.

100_9192

100_9195

Il percorso museale ci riconduce, attraverso un camminamento all’interno della Porta Giovia, alla sala della biglietteria.

100_9155

Ma la nostra “Expo” non finisce qui.

All’esterno, sotto il portico della Corte Ducale sostiamo un attimo “a bordo piscina”, accanto all’Affresco dell’Elefante, uno degli animali esotici che erano ospitati nella riserva dei Duchi, oggi Parco Sempione.

corte ducale

100_8845

Davanti a questo affresco è stata collocata la lapide a Gian Giacomo Mora, vittima dell’ignoranza e della superstizione, di manzoniana memoria.

100_8840

Da qui possiamo scendere nei sotterranei per visitare altri due “padiglioni”: il Museo della Preistoria e Protostoria e quello Egizio, sezioni distaccate del Museo Archeologico di corso Magenta.

preistoria

Castello_Museo-Egizio-1024x768

Che ci fa una gatta rock, venuta dal lontano Egitto, nei sotterranei del Castello? Quali misteri vi si nascondono?

gatta dea

Continua…