Qualche giorno fa si è conclusa la “Milano Design Week 2020” che si è svolta con coraggio, sotto il segno della mascherina.
Infatti, se il Covid aveva fatto annullare il Fuorisalone di primavera e rimandare al prossimo anno il Salone del Mobile, dal 28 settembre al 10 ottobre, la nostra città ha riaperto le porte sul futuro del design, su cosa sceglieremo per la nostra casa nel mondo che verrà.

Le zone più creative e glamour di Milano hanno ospitato un ricco calendario di eventi, dedicati all’arredo, in showroom, laboratori, gallerie e luoghi simbolo, sempre nel rispetto delle norme di sicurezza anti-Covid.
Infatti, anche nella Design Week come nella nostra vita di oggi, il digitale ha affiancato le iniziative in presenza, gli eventi hanno richiesto inviti o prenotazioni a numero chiuso; proibiti gli assembramenti che per il Fuorisalone volevano dire tanto pubblico affascinato dalle molte installazioni diffuse per la città.

Il Covid ha creato uno scenario nuovo, dai contorni ancora fluidi dove, come nello home working, il digitale diventa realtà quotidiana. Ci è sembrata una edizione rivolta maggiormente agli “esperti” del settore; il pubblico ha potuto partecipare di persona solo su prenotazione o guardando le vetrine e le poche installazioni nei vari distretti, oppure esplorando on-line.
Vi proponiamo di sfogliare un album di immagini da vedere e rivedere quando se ne avrà voglia.
Particolare attenzione, in questa edizione è stata data, anche dalla gallerista Rossana Orlandi, all’economia circolare, alla sostenibilità e a come sia possibile creare bellezza da elementi riutilizzati e riciclati.
Nei chiostri del Museo della Scienza e della Tecnologia, appena restaurati, ha presentato i progetti di diversi designer, artisti e ricercatori.
È un invito ad uscire dai luoghi comuni. Il legno, ad esempio, considerato “naturale” ed “ecologicamente corretto”, in realtà potrebbe essere stato estratto senza rispetto per l’ambiente o utilizzato senza vera necessità. La plastica, altresì, non va demonizzata ma riciclata e riutilizzata “per una seconda, altre e infinite vite” fino a farla diventare componente dei materiali da costruzione.
In occasione della Design Week, il Comune di Milano ha patrocinato una insolita mostra “The Skull Parade. Il tempo della vanità. I Teschi raccontano”, un assembramento di teschi accanto a piazza del Duomo.
Partita da Viareggio e realizzata dagli artisti che creano le maschere per il Carnevale, è ispirata alla tradizione popolare messicana del Giorno dei Morti, quando si crede che le anime ritornino nelle loro case e nel mondo dei vivi.
In fondo Halloween è quasi alle porte e un po’ di mistero dark si addice alla nostra poliedrica città.
