veniva festeggiato tra la fine di ottobre e i primi giorni di novembre; era la principale festa celtica che segnava la fine dell’anno vecchio e l’inizio di quello nuovo. Il breve intervallo di tempo era per così dire “senza tempo”: i morti potevano venire a contatto con i vivi per qualche ora…
È la notte in cui, a noi che siamo vivi, è più facile dialogare con l’aldilà, riflettere sulla morte (non una fine, ma un sonno, un passaggio) e sulla rinascita…
Da dove deriva la parola Samhain?
Il termine potrebbe derivare da un’antica parola celtica che significa fine dell’estate. Per il calendario celtico esistevano due stagioni, estate e inverno (anche allora non esistevano più le mezze stagioni!!). Il Samhain era appunto la festa di passaggio tra il ciclo del raccolto e quello del buio, del riposo e dell’attesa.
Il Capodanno Celtico è stato poi all’origine di altre feste tuttora presenti.
“Esportato” dagli irlandesi emigrati in America, è diventato Halloween (vigilia di tutti i Santi), con le tradizioni di travestimenti macabri e dell’utilizzo dei colori arancio e nero che ricordano i colori vivaci dell’estate e il nero dell’ inverno.
Nel nostro Paese l’usanza di festeggiare Halloween è arrivata solo da qualche decennio. Infatti in un celebre fumetto di Paperino (Paperino e le forze occulte), apparso in Italia nel dicembre 1952, la notte di Halloween, era stata trasformata nella notte di Carnevale, dato che quella festa era da noi del tutto sconosciuta.
Quindi, a tutti…