La chiesa di San Bernardino passa quasi inosservata situata com’è al lato della chiesa, molto più grande ed imponente, dedicata a Santo Stefano, nella piazza omonima.
Oltretutto la facciata di San Bernardino si presenta come quella di una casa di abitazione, con due piani di finestre. Solo la presenza di una cupola centrale e di un campanile tradisce la sua vera natura.
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Entrando ci si trova in una chiesa a pianta centrale ottagonale, molto luminosa ma che non colpisce in modo particolare. Attenzione! Non finisce qui!
Percorriamo, subito a destra entrando, uno stretto e scuro corridoio che sembra quasi prepararci a ciò che stiamo per trovare: una cappella ossario dalle alte pareti completamente rivestite da teschi e ossa umane, disposte a formare figure come croci o lettere M.
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Si dice che siano ossa provenienti dai cimiteri di antichi ospedali oppure quelle dei morti durante le varie pestilenze. I teschi sopra la porta che conduce direttamente all’ossario dall’esterno (porta che resta sempre chiusa) sarebbero quelli di condannati a morte.
Guardate verso l’alto e sarete colpiti da un inatteso contrasto cromatico: l’ ossario è sovrastato da una cupola affrescata raffigurante un cielo azzurro solcato da anime purganti che ascendono al Paradiso accompagnate da miriadi di angeli.
La leggenda vuole che tra queste ossa ci sia anche lo scheletro di una ragazzina, morta di peste, che, nella notte del Giorno dei Morti, si ricompone, esce dalla parete e, dopo aver richiamato tutti gli altri scheletri, li guida in una danza macabra fino all’alba. Nella piazza e nelle vie adiacenti si sentirebbe il rumore della musica e delle ossa che sbattono tra loro, durante la danza.
Usciti dall’ossario torniamo nella parte centrale della chiesa e, sorpresa! qui sarebbero sepolti anche due discendenti di Cristoforo Colombo, i cui stemmi nobiliari sono presenti sulle pareti della chiesa.
Si ignora perchè siano sepolti a Milano.
Al centro della chiesa fate attenzione ad una grata nel pavimento: copre la scaletta che scende ad una cripta, non visitabile, nella quale riposano i corpi dei monaci Disciplini, cui apparteneva la chiesa, i quali usavano essere sepolti avvolti nel loro saio e seduti sugli scranni della cripta. La leggenda non dice se anche i monaci partecipano alla danza macabra.
L’Ossario di San Bernardino è così straordinario che il Re Giovanni V del Portogallo, che lo aveva visitato nel 1738, ne fece costruire uno simile ad Evola, nella sua patria.
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