“… l’era del Cinghiale bianco…” (F. Battiato) – (raccontaMI)

100_6051Piazza Mercanti – Palazzo della Ragione

_ Finalmente ti rivedo, Belisama, mia signora!

_O mia amata cinghialessa, a te Milano deve tutto! Sei così in alto, isolata da un mondo che corre,

che vive di valori differenti dai tuoi. Eppure c’è chi sente che manca qualcosa nella sua vita e lo canta.

_ Sono qui, a ricordare quello che rappresento. Sai, la gente che passa non sembra parlarsi nè ascoltarsi

davvero. Pensa a questi pilastri che mi sorreggono. Sono pietre che  hanno il profumo di secoli, di vite

diverse passate di qui, pietre che rimandano strani echi.                                                                                                                                                  

E, come per magia, chi viene qui riesce a sentire e a parlare con l’altro lontano da lui.

Una piazza in 3: piazza dei Mercanti – (dove)

È sorta prima del Duomo e vi si svolgevano le attività più importanti per Milano: c’era il Tribunale, la “piazza degli Affari” (Loggia dei mercanti) …Nel corso del tempo ha subito più trasformazioni, cambiando identità. Oggi la frettolosa via pedonale, che porta da piazza del Duomo al Cordusio, quasi lascia in disparte la loggia e la parte della piazza col pozzo.

Facciamo un GIOCO

Da via Orefici (quella dove passano i tram…allora era la zona dei gioiellieri!!) passiamo sotto la porta e…ci troviamo in un tempo passato! Riconosciamo i palazzi…

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Passaggio Scuole Palatine

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Palazzo delle Scuole Palatine

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Casa Panigarola o “dei Notai”

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Loggia degli Osii

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La “Parlera”, il balconcino da cui i magistrati leggevano i proclami

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Passaggio degli Osii

Ci fermiamo vicino al pozzo e ci immaginiamo la vivace vita del tempo. Saliamo ora i gradini ed entriamo nella Loggia dei Mercanti. Vicino alle colonne (quelle segnalate in rosso e con le frecce nella cartina) godiamoci il gioco degli echi: avvicinando la bocca alla colonna potremo conversare con un amico  posto davanti alla colonna in diagonale. Provateci! Rimarrete sbalorditi!

Portici Loggia Mercanti cartina piazza Mercanti

Loggia dei Mercanti

 

Scendiamo gli scalini e ci ritroviamo in una via piena di gente. Cerchiamo invano i resti dei muri laterali che chiudevano la piazza. Di fronte osserviamo il Palazzo dei Giureconsulti. Ricambiamo lo sguardo (il suo molto austero) di Sant’Ambrogio che dall’alto della sua statua ha visto i cambiamenti di questa città. D’altra parte questa statua di cambiamenti ne ha visti anche di “personali”. In epoca rinascimentale era la Giustizia, poi le varie dominazioni (spagnola, austriaca, napoleonica, nuovamente austriaca) l’hanno conservata, ma…le hanno cambiato la testa! È stata, per così dire, “riciclata”. Il busto è stato sempre lo stesso (in effetti ha forme un po’ opulente da matrona romana), ma la testa è stata via via quella della Giustizia, poi di Filippo II Re di Spagna, poi di Bruto, uccisore di Cesare. Tornati glia austriaci, dopo la parentesi napoleonica, la testa è diventata quella di Sant’Ambrogio, straniero sì, ma amato dai milanesi.

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Palazzo dei Giureconsulti

Sopra il palazzo svetta la Torre Civica con la campana che segnalava l'ora del coprifuoco e gli eventuali incendi

Sopra il palazzo svetta la Torre Civica con la campana che segnalava l’ora del coprifuoco e gli eventuali incendi

Sant'Ambrogio Giureconsulti

Fatto? Ora torniamo nel nostro tempo e salutiamo la nostra cinghialessa, che ci fa l’occhiolino dall’alto della loggia!

Il primo simbolo di Milano – (tanto tempo fa)

Il cinghiale è un animale simbolico che appare in molte religioni antiche europee e asiatiche, carico di significati. Nei popoli nordici il cinghiale è ” la guida” del guerriero nell’affrontare la foresta, simbolo del mondo interiore. Fra i Celti l’animale era un simbolo della classe sacerdotale, un tramite per comunicare la volontà degli dei agli uomini. Si deve ad una cinghialessa “semilanuta” l’aver mostrato a Belloveso il luogo dove sarebbe sorta la futura Milano, secondo il volere della dea Belisama. Il cinghiale era anche considerato un cibo sacrificale durante la più importante delle feste celtiche, Samhain, tra il 31 ottobre e il primo novembre.

Le origini di Milano – (tanto tempo fa)

Le origini di Milano sono avvolte nella nebbia … “padana”.

la  nebbia

Alcuni sostengono addirittura che Milano non abbia avuto alcuna giustificazione geografica, costruita  su palafitte che affondavano in una palude.

Secondo una leggenda l’eroe celtico Belloveso, come aveva indicato la profezia della dea Belisama, fondò la città dove aveva incontrato una cinghialessa bianca, con il dorso parzialmente coperto di pelo, cioè “mediolanuta”.

Altri sostengono che Milano  sia stata una “terra di mezzo”, da qui Mediolanum, un luogo centrale tra diverse vie commerciali, a metà strada tra il Baltico e il Nord Africa, in mezzo alla pianura, fra i fiumi Olona e Seveso.

Secondo fra’ Paolo Morigia, che scrisse un “Historia dell’antichità di Milano” (Venezia 1592), Milano venne fondata 35 anni dopo il Diluvio Universale (2900 anni prima di Cristo) da Tubai, nipote di Noè, che visse 197 anni, allietato da 90 figli e 13700 nipoti (gasppp…..!)

Secondo altre versioni “Medhelan” era un luogo sacro a forma di ellissi, allineato con le costellazioni. Il recinto ellittico scelto per la fondazione comprendeva l’attuale p.zza Scala, via Manzoni, c.so Vittorio Emanuele.

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Cercatemi… – (dove)

Facciamo un GIOCO: chi mi trova per primo?

Sono attorno al portone centrale del Duomo…

FUOCHINO……….                 FUOCO………                           FUOCONE!

Avvicinatevi al portone centrale del Duomo...

Avvicinatevi al portone centrale del Duomo…

  Cercatemi nel fregio, in basso a destra

Cercatemi nel fregio, in basso a destra

Trovato!