Halloween 2017: passipermilano nell’horror

Tempo di Halloween a Milano questa notte… Prepariamoci a incontrare il mistero e la paura con un sorriso.

Abbiamo travestito di horror alcune nostre foto “malriuscite” o ancora nel cassetto…

Intorno al Duomo scende la notte. Sarà questo il momento dell’Armageddon tra le statue?

Perché sul sagrato della nostra cattedrale sono comparsi un cerchio e delle linee misteriose? A chi appartengono queste ombre?

Il sottosuolo di Milano continua a vivere e ne siamo irrimediabilmente attratti. Qualcuno ci sta guardando nel buio e sempre più occhi giunti dal passato fendono le tenebre.

Questa notte si assottiglia il velo con l’Aldilà… I palazzi si animano di tenebrose presenze e strani visi di giganti senza spessore ci sorridono beffardi.

Al Parco Sempione suona un’orchestra senza musicisti e le fa eco quella che intona la danza macabra di San Bernardino.

Nella Cripta della Statale si odono dei passi infantili, richiamati forse da ciò che si intravede su questo muro…

Al teatro di via Pier Lombardo la gente è inquieta. Il velo dell’antico Samhain tra il mondo dei viventi e quello dei morti si squarcia. Ecco materializzarsi la figura di Franco Parenti che ci invita ad una festa ai Bagni Misteriosi.

 

Un locale deserto, due tazze vuote e sul tavolo un piccolo giardino zen di sabbia per lillipuziani… E queste evanescenti signore come berranno il tè nella loro veranda?

I muri della nostra città parlano e si riempiono dei volti di chi ha amato Milano e che ora non c’è più.

Alle Colonne di San Lorenzo strani personaggi escono dai muri e si uniscono alla movida brindando con la birra.

Toc! Toc! State attenti, ci sono ancora ospiti in arrivo in questa notte di Halloween.

Buon Halloween a tutti con un sorriso.

La città che scende: piccolo itinerario underground in piazza Duomo

Milano “che sale” coi suoi grattacieli vecchi, nuovi e nuovissimi è anche città invisibile, fatta di una complessa rete di servizi sotterranei.

Pensiamo ai canali, ai Navigli interrati che oggi si pensa di riaprire, alle linee metropolitane, a tutta quella serie di condutture che ci portano acqua, luce, gas, fibre ottiche…
Se molte di queste opere sono accessibili solo agli addetti ai lavori, altri ambienti sotterranei sono molto familiari.

passato…

futuro?

Scendiamo per un piccolo itinerario underground sotto piazza del Duomo, seguendo le frecce su due colonne dei portici di fianco alla Galleria.

Siamo nel cuore dei mezzanini delle linee rossa e gialla della metropolitana. Qui passano tutti i giorni migliaia di passeggeri frettolosi con gli occhi incollati al proprio smartphone. Conosciamo il percorso più veloce per prendere il treno e forse non ci accorgiamo dei resti di una strada romana, protetti ora da una triste lastra di vetro, dove un tempo passavano i cittadini di Mediolanum.

Poco lontano si lasciano intravedere i pochi resti dell’antica abside di Santa Tecla, prequel del Duomo.

Accessibili dalla cattedrale si nascondono anche le vestigia dell’antico battistero, venute alla luce durante gli scavi della prima linea della metropolitana.

Si dice anche che sotto il coro del Duomo vi siano antichi pozzi dove sarebbe scomparsa la povera Carlina, il fantasma gentile della nostra cattedrale.

Sempre sotto piazza del Duomo era stato costruito anche un grande rifugio antiaereo durante la seconda guerra mondiale e le frecce dalle quali è iniziato il nostro giro ne indicavano un accesso.

Eccolo ora: in questo sotterraneo gli enormi pilastri del rifugio sono le “colonne” della biglietteria della Scala, di fronte ad un ufficio ATM.

Al centro di piazza del Duomo, il monumento a Vittorio Emanuele II, nasconde ben sette stanze segrete. Non siamo riusciti a vederle, ma abbiamo trovato notizie e foto che le riguardano.

http://milano.corriere.it/notizie/cronaca/12_maggio_18/monumento-piazza-duomo-scoperti-vani-tunnel-sotterraneo-vittorio-emanuele-201239155515.shtml

Esiste anche un lungo passaggio coperto che unisce piazza del Duomo con piazza Cordusio. È ben tenuto, illuminato, ma desolatamente vuoto, come se la vita vi fosse scomparsa.

Un pomposo cartello ci dice che è la Galleria dell’Artigianato, ma gli artigiani dove sono?

Percorrendolo ci chiediamo come sarebbe possibile ripensare questo spazio utilizzandolo, magari, a fini sociali, turistici ed economici. In fondo, in questa galleria, sono rimaste le immagini del Duomo e dei grattacieli, come per indicare alcune possibili vie da seguire.

Il sottosuolo di piazza del Duomo è anche colto e aperto al design: ci troviamo i piani -1 della Feltrinelli, della Mondadori, della Rinascente oltre a diversi negozi e bar.

Torniamo sui nostri passi e raggiungiamo di nuovo le frecce da cui siamo partiti; accanto troviamo l’ingresso di un circolo culturale sotterraneo, “frequentato” in questo periodo anche dai Templari.

È lo Spazio Cobianchi. Nato nel 1924 era un albergo diurno, come quello di Porta Venezia, utilizzato da chi voleva riposare, lavorare, prepararsi ad un appuntamento o ad uno spettacolo alla Scala.

Ora è diventato un locale dove bere un caffè lontano dalla folla, seguire conferenze, leggere un libro, ballare, incontrarsi in un bell’ambiente Liberty.

In questo periodo lo spazio espositivo ospita una mostra sui Templari con una non indifferente raccolta di reperti e di immagini. Entriamo?

Non male, vero, tutto questo per il sottosuolo di piazza del Duomo? A presto sotto l’azzurro del cielo per vedere insieme un insolito parco…

 

 

Le foto che abbiamo scattato per voi tra artigianato e golosità

Ecco alcune immagini del piccolo itinerario raccolte passeggiando tra i banchetti del Chiostro in Fiera, al Museo Diocesano, e alla rassegna Milano-Sanremo del Gusto, alla Darsena.

La giornata è bellissima e il campanile di Sant’Eustorgio sembra saperlo mettendosi in posa nell’azzurro del cielo.

Le porte del Museo sono spalancate e il colpo d’occhio sui portici e sul prato del chiostro trasmette aria di festa.

Ecco alcune foto dei nostri quattropassi tra i banchi delle “stoffe” e delle altre creazioni artigiane.

I colori dell’autunno non sono certo grigi e tristi. Che ne dite?

I fiori dei vestiti copiano quelli della natura…

Non vi viene voglia di dire: “Sono pronta, prendo la borsa”… Ma quale?

I prodotti cosmetici naturali sembrano usciti dal calderone di Amelia, saranno magici?

Anche il gusto partecipa alla festa: preferite una tazza di tè con un racconto che dura il tempo dell’infusione (che bel regalo per l’amica English Style), o dei sapidi formaggi di qualità?

Infine una pausa al bistrot non è male.

Andando verso la Darsena siamo colpiti da un murale sotto la targa di corso di Porta Ticinese e vediamo che anche in piazza Sant’Eustorgio continua la festa.

Che dire, poi, dei negozi di fianco alla basilica? Ancora “stoffe”, fiori e golosità in locali pieni di charme.

Per chi ama la storia, ecco la lapide che ricorda il primo fonte battesimale di Mediolanum, voluto da San Barnaba, “quello” del Tredesin de Marz.

Infine raggiungiamo la Darsena dove è stato allestito il piccolo villaggio della Milano-Sanremo del Gusto.

Speravamo di assaggiare e comperare il basilico di Prà, l’aglio di Vessalico, la focaccia, i vini e i formaggi piemontesi, il buon riso di cascina lombardo o il salame d’oca di Mortara, ma…

Gli stand, secondo noi sono dedicati più alla teoria e all’informazione che alla pratica e alla gola.

Godiamoci un momento di relax nel salotto all’aperto e rifacciamoci il palato allo street food del mercato coperto appena più avanti.

Chiudiamo questo pomeriggio col tramonto sulla Darsena e quattropassi sui Navigli che si accendono di luci e di gente.

A presto!

Piccolo itinerario da cogliere al volo tra artigianato di qualità e sapori da gourmet

L’occasione che si presenta nel weekend del 7 e 8 ottobre 2017 è veramente bella e ghiotta: fare quattropassi tra Sant’Eustorgio e i Navigli per visitare Chiostro in Fiera e la rassegna Milano-Sanremo del Gusto.

La Mostra Mercato si trova nell’antico chiostro del Museo Diocesano, dove diversi artigiani esporranno le loro creazioni in tessuto, pietre e alta bigiotteria; inoltre ci saranno fiori di stagione e sapori di nicchia, anche per una pausa golosa.

http://www.museodiocesano.it

Più che un “mercato” è una festa all’aperto che si ripete durante l’anno a favore dell’attività del Museo Diocesano. L’ingresso è gratuito e può essere questa l’occasione per visitare anche il Museo Diocesano e quello di Sant’Eustorgio, con le loro raffinate opere.

Le foto di questo evento le aggiungeremo ovviamente la prossima settimana, dopo aver partecipato a questo appuntamento d’autunno e passeggiato tra i banchi.

Lasciato il chiostro, facciamo quattropassi lungo corso di Porta Ticinese per raggiungere la vicina Darsena. Che dire di quello che incontriamo in questa breve passeggiata? Passiamo accanto alla Basilica di Sant’Eustorgio, con la stella sul campanile, dando un’occhiata ai bei negozi e infine in piazza XXIV Maggio incontriamo uno degli alberi storici di Milano.

 

Ed ecco la Darsena, antico porto di Milano, oggi rimessa a nuovo.

In questo weekend vi si tiene la tappa finale della Milano-Sanremo del Gusto, in una sorta di villaggio nel quale incontrare i sopraffini, golosissimi prodotti gastronomici di Lombardia, Piemonte e Liguria.

Sarà una “corsa” a tutto sapore, tra assaggi, degustazioni, lezioni di alta gastronomia, laboratori…

Anche le foto di questo evento saranno aggiunte settimana prossima, ma i sapori e i profumi dei salumi e dei formaggi, del basilico di Prà e del delicato aglio di Vessalico, dei cocktail speciali, dei vini e degli oli DOP, del miglior gelato d’Europa, non potremo condividerli con voi. Meglio partecipare a questo evento di persona!

Un grande Slurp, pardon, Ciao a tutti!

Quattropassi alla scoperta di piazza del Duomo

Piazza del Duomo è da sempre il cuore pulsante e il centro “ancestrale” della nostra città, meta di antichi e attuali passipermilano.

Questa piazza rettangolare, ora di 17.000 metri quadrati, non è stata sempre come la vediamo oggi.

Intorno alla cattedrale sono stati abbattuti edifici e persino isolati (dall’antica basilica di Santa Tecla al portico borghese dei Figini e al quartiere popolare del Rebecchino) e costruiti altri (Palazzo Reale, la Galleria, i palazzi gemelli dell’Arengario) per fare da cornice e abbracciare il Duomo, da seicento anni star indiscussa della piazza.

La pavimentazione  in marmo e granito davanti al Duomo, è stata ideata nel 1920 dal grande architetto Piero Portaluppi.

Camminando non riusciamo a scorgere nel loro insieme i diversi disegni geometrici di questa pavimentazione, così come non è facile individuare la linea che indica il perimetro dell’antico battistero di San Giovanni, sul sagrato della cattedrale. Sembra quasi un invito a salire in alto per “capire” i diversi passi del nostro cammino.

Una piccola curiosità riguarda, invece, la pavimentazione, in marmi di vari colori, dei portici a lato della piazza: nel marmo rosso vediamo numerose conchiglie fossili. Scoprirle è un bellissimo gioco che ci mette a contatto con lo scorrere del tempo, quasi fare quattropassi in un’altra era geologica.

Il lato settentrionale della piazza è ricco di locali storici e di altri più nuovi. Qui inizia la Galleria, l’elegante passaggio coperto verso piazza della Scala.

L’altro lato della piazza, quello dei portici meridionali, è molto più sobrio: un po’ defilato, in una piazzetta, troviamo Palazzo Reale.

Nato  nell’epoca dei Comuni ha visto passare Signori, Duchi, Governatori, Re e Imperatori, che l’hanno profondamente modificato; gli echi del tempo hanno lasciato però tracce su questo palazzo. Quante epoche fanno capolino in queste foto?

Ora è sede di mostre che richiamano migliaia di visitatori. Dal 29 settembre è aperta quella su Caravaggio, nato a Milano proprio in tale data e battezzato nella vicina chiesa di Santo Stefano.

http://www.palazzorealemilano.it/wps/portal/luogo/palazzoreale/mostre/inCorso/Dentro_Caravaggio

Due piccoli suggerimenti sottovoce: al piano terra di Palazzo Reale c’è un delizioso bar dall’atmosfera retrò.

Altra  sorpresa è il piccolo, inaspettato giardino dove potersi riposare un momento, situato alle spalle del Palazzo lungo via Pecorari.

Su piazzetta Reale si apre anche il Museo del Duomo, con i tesori della cattedrale. Sullo sfondo sembra vegliare il bel campanile di San Gottardo, un tempo chiesa di Corte.

Accanto a Palazzo Reale, di fronte alla Galleria, ci sono i palazzi gemelli dell’Arengario con la sede del Museo del Novecento.

Furono costruiti tra il 1936 e il 1956 su progetto di alcuni importanti architetti italiani (Portaluppi, Muzio, Magistretti, Griffini), per essere come una porta di passaggio tra l’antico e il “moderno” di piazza Diaz.

Rivestiti in marmo di Candoglia come il Duomo, sembrano far da cornice alla Torre Martini, uno dei primi grattacieli di Milano.

Di fronte al Duomo, sulla facciata di Palazzo Carminati, ora non si “accendono parole”, come scrisse Umberto Saba. Le storiche luci pubblicitarie furono spente alla fine degli anni Novanta per il “decoro” della piazza. Oggi davanti a questo palazzo un parcheggio di taxi e di bus turistici sono schermati dalle palme di Starbuck.

Al secolo scorso ci riportano i lampioni della piazza, opera del grande Alessandro Mazzucotelli. Furono realizzati in ferro battuto nel 1927. Se si osservano da vicino le formelle troviamo qualche immagine del passato…

Difficile è sedersi in piazza Duomo che sembra fatta per essere attraversata in fretta dai milanesi ed ammirata con calma dai turisti. Pseudopanchine sono (ahimè) i gradini del Duomo con un tappeto umano che volta le spalle alla cattedrale ed i basamenti dei lampioni e del monumento a Vittorio Emanuele.

Questo monumento si trova dal 1896 al centro della piazza in asse col portone centrale del Duomo. Al primo Re d’Italia sono dedicati anche la Galleria e il corso che conduce fino a San Babila.

Intorno a questa statua un tempo c’era un carosello di tram che partivano a raggiera per tutte le direzioni della città, sostituiti ora, in parte, da due linee sotterranee della metropolitana.

Alla base del monumento due leoni (e decine di piccioni) sembrano custodire chissà quali segreti. Sapranno qualcosa delle sette stanze vuote ritrovate sotto il monumento qualche anno fa?

A presto per un giro underground in piazza del Duomo… Cosa indicano queste frecce?