Nella calza della Befana 2019 troviamo… la chiesetta dei Re Magi di via Palmanova

È tempo di Epifania che tutte le feste porta via. Il magico periodo del Natale sta per terminare e si torna alla vita e ai problemi di tutti i giorni.

Abbiamo trovato nella chiesa di Santo Stefano un quadro dolcemente emblematico: la Famigliola di Betlemme, dopo l’incanto della Natività e l’accorrere di uomini buoni e semplici, è costretta, dopo poco tempo, a lasciare le proprie cose per sfuggire alla crudeltà di Erode.

L’Epifania, però, è anche tempo di Magi, figure misteriose, e secondo noi molto moderne, che ci parlano del rapporto tra Scienza e Fede (erano studiosi ai massimi livelli) e ci fanno anche riflettere sul senso della nostra vita.

Milano è da sempre legata ai Magi che l’avevano “scelta”, secondo la tradizione, come luogo dove fermarsi per sempre. I buoi che trainavano il carro con le reliquie si erano impantanati dove sorge ora la Basilica di Sant’Eustorgio, che venne eretta per custodire le spoglie dei Tre Re.

I Magi, però, avevano il cammino nel proprio destino e le loro spoglie vennero trafugate dal Barbarossa e portate a Colonia.

Infine una piccola parte delle reliquie tornò a casa, a Sant’Eustorgio, mentre altre reliquie (alcune falangi delle dita, invece) non hanno mai lasciato Brugherio, dove viveva Santa Marcellina che le aveva ricevute in dono dal fratello Sant’Ambrogio.

Sant’Eustorgio – Milano

S. Bartolomeo – Brugherio

Alcuni piccoli suggerimenti: in questi giorni è esposta, in Sant’Eustorgio, la teca con le reliquie e, nella mattina dell’Epifania si svolge il tradizionale corteo in costume (risalente al Medioevo) da piazza Duomo.

http://www.santeustorgio.it/corteo_dei_magi.html

Inoltre in questo periodo si possono ammirare due opere famose a Palazzo Marino e al Museo Diocesano.

Palazzo Marino

Museo Diocesano

Non solo: abbiamo scoperto che nella nostra città esiste un’antica chiesetta dedicata proprio ai Santi Re Magi. Si trova in una zona a Nord Est di Milano, vicino all’antico borgo di Crescenzago, in una frazione chiamata Corte Regina.

Siamo in via Palmanova, anzi, per la precisione, in via Regina Teodolinda. Dolce e severa nel suo gotico lombardo, la chiesetta ha un aspetto semplice, quasi un mattoncino rosso tra il klinker dei palazzi.

Sul portone ci accoglie una formella con Madonna e Bambino sotto una finestra circolare.

Le diverse finestrelle sulle pareti laterali ci riportano a tempi e stili diversi, così come il campanile a base romanica.

L’interno della chiesetta è altrettanto semplice: ad una sola navata, ha mattoni a vista e, sospesa, un’immagine di Cristo di grande impatto espressivo.

Una targa ci racconta la storia di questa chiesetta che fu fatta edificare nel 1352 ai tempi della Signoria di Bernabò Visconti, probabilmente su una preesistente chiesa più antica, descritta già nel XII secolo. Un’ipotesi è che sia stata voluta dalla moglie di Bernabò, Regina Della Scala, alla quale si deve anche la chiesa demolita per costruire il nostro massimo teatro che ne tramanda il nome.

Un tempo la chiesa dei Magi era dedicata alla Vergine e aveva intorno un Lazzaretto per il ricovero degli appestati, prima che fosse costruito quello di viale Tunisia a Porta Orientale.

La storia ci dice che i Borromei, in successive visite pastorali alla chiesetta di Corte Regina, vi incontrarono delle monache devote ai Re Magi. Così successivamente la chiesa fu intitolata ufficialmente ai “Santi Re Magi in Corte Regina”. Oggi il nome della chiesa viene ricordato da un moderno affresco dietro l’altare.


Questa chiesetta incontrò molti ostacoli sul suo cammino. A fine Settecento passò al Demanio, venne sconsacrata e diventò abitazione e deposito per i contadini della zona. Anche le bombe della seconda guerra mondiale contribuirono al suo declino, tanto che si parlava di abbatterla, sacrificata allo sviluppo edilizio.

Ma i Magi fecero il miracolo; la chiesetta venne donata al parroco della vicina parrocchia di San Giuseppe, che, grazie ad offerte di fedeli e benefattori, la fece restaurare, riconsacrare e riaprire il 6 gennaio 1967.

https://www.sangiuseppe.info/la-chiesa-dei-santi-re-magi/

Purtroppo è un po’ difficile visitare questo piccolo tassello della storia di Milano. Viene aperta solo il sabato pomeriggio alle 17 e nei festivi alle 9.30 per le Sante Messe. Come i Magi mettiamoci in cammino e andiamo a visitarla.

A presto…

Le foto che abbiamo scattato per voi tra artigianato e golosità

Ecco alcune immagini del piccolo itinerario raccolte passeggiando tra i banchetti del Chiostro in Fiera, al Museo Diocesano, e alla rassegna Milano-Sanremo del Gusto, alla Darsena.

La giornata è bellissima e il campanile di Sant’Eustorgio sembra saperlo mettendosi in posa nell’azzurro del cielo.

Le porte del Museo sono spalancate e il colpo d’occhio sui portici e sul prato del chiostro trasmette aria di festa.

Ecco alcune foto dei nostri quattropassi tra i banchi delle “stoffe” e delle altre creazioni artigiane.

I colori dell’autunno non sono certo grigi e tristi. Che ne dite?

I fiori dei vestiti copiano quelli della natura…

Non vi viene voglia di dire: “Sono pronta, prendo la borsa”… Ma quale?

I prodotti cosmetici naturali sembrano usciti dal calderone di Amelia, saranno magici?

Anche il gusto partecipa alla festa: preferite una tazza di tè con un racconto che dura il tempo dell’infusione (che bel regalo per l’amica English Style), o dei sapidi formaggi di qualità?

Infine una pausa al bistrot non è male.

Andando verso la Darsena siamo colpiti da un murale sotto la targa di corso di Porta Ticinese e vediamo che anche in piazza Sant’Eustorgio continua la festa.

Che dire, poi, dei negozi di fianco alla basilica? Ancora “stoffe”, fiori e golosità in locali pieni di charme.

Per chi ama la storia, ecco la lapide che ricorda il primo fonte battesimale di Mediolanum, voluto da San Barnaba, “quello” del Tredesin de Marz.

Infine raggiungiamo la Darsena dove è stato allestito il piccolo villaggio della Milano-Sanremo del Gusto.

Speravamo di assaggiare e comperare il basilico di Prà, l’aglio di Vessalico, la focaccia, i vini e i formaggi piemontesi, il buon riso di cascina lombardo o il salame d’oca di Mortara, ma…

Gli stand, secondo noi sono dedicati più alla teoria e all’informazione che alla pratica e alla gola.

Godiamoci un momento di relax nel salotto all’aperto e rifacciamoci il palato allo street food del mercato coperto appena più avanti.

Chiudiamo questo pomeriggio col tramonto sulla Darsena e quattropassi sui Navigli che si accendono di luci e di gente.

A presto!

Piccolo itinerario da cogliere al volo tra artigianato di qualità e sapori da gourmet

L’occasione che si presenta nel weekend del 7 e 8 ottobre 2017 è veramente bella e ghiotta: fare quattropassi tra Sant’Eustorgio e i Navigli per visitare Chiostro in Fiera e la rassegna Milano-Sanremo del Gusto.

La Mostra Mercato si trova nell’antico chiostro del Museo Diocesano, dove diversi artigiani esporranno le loro creazioni in tessuto, pietre e alta bigiotteria; inoltre ci saranno fiori di stagione e sapori di nicchia, anche per una pausa golosa.

http://www.museodiocesano.it

Più che un “mercato” è una festa all’aperto che si ripete durante l’anno a favore dell’attività del Museo Diocesano. L’ingresso è gratuito e può essere questa l’occasione per visitare anche il Museo Diocesano e quello di Sant’Eustorgio, con le loro raffinate opere.

Le foto di questo evento le aggiungeremo ovviamente la prossima settimana, dopo aver partecipato a questo appuntamento d’autunno e passeggiato tra i banchi.

Lasciato il chiostro, facciamo quattropassi lungo corso di Porta Ticinese per raggiungere la vicina Darsena. Che dire di quello che incontriamo in questa breve passeggiata? Passiamo accanto alla Basilica di Sant’Eustorgio, con la stella sul campanile, dando un’occhiata ai bei negozi e infine in piazza XXIV Maggio incontriamo uno degli alberi storici di Milano.

 

Ed ecco la Darsena, antico porto di Milano, oggi rimessa a nuovo.

In questo weekend vi si tiene la tappa finale della Milano-Sanremo del Gusto, in una sorta di villaggio nel quale incontrare i sopraffini, golosissimi prodotti gastronomici di Lombardia, Piemonte e Liguria.

Sarà una “corsa” a tutto sapore, tra assaggi, degustazioni, lezioni di alta gastronomia, laboratori…

Anche le foto di questo evento saranno aggiunte settimana prossima, ma i sapori e i profumi dei salumi e dei formaggi, del basilico di Prà e del delicato aglio di Vessalico, dei cocktail speciali, dei vini e degli oli DOP, del miglior gelato d’Europa, non potremo condividerli con voi. Meglio partecipare a questo evento di persona!

Un grande Slurp, pardon, Ciao a tutti!