Piazza del Duomo è da sempre il cuore pulsante e il centro “ancestrale” della nostra città, meta di antichi e attuali passipermilano.
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Questa piazza rettangolare, ora di 17.000 metri quadrati, non è stata sempre come la vediamo oggi.
Intorno alla cattedrale sono stati abbattuti edifici e persino isolati (dall’antica basilica di Santa Tecla al portico borghese dei Figini e al quartiere popolare del Rebecchino) e costruiti altri (Palazzo Reale, la Galleria, i palazzi gemelli dell’Arengario) per fare da cornice e abbracciare il Duomo, da seicento anni star indiscussa della piazza.
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La pavimentazione in marmo e granito davanti al Duomo, è stata ideata nel 1920 dal grande architetto Piero Portaluppi.
Camminando non riusciamo a scorgere nel loro insieme i diversi disegni geometrici di questa pavimentazione, così come non è facile individuare la linea che indica il perimetro dell’antico battistero di San Giovanni, sul sagrato della cattedrale. Sembra quasi un invito a salire in alto per “capire” i diversi passi del nostro cammino.
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Una piccola curiosità riguarda, invece, la pavimentazione, in marmi di vari colori, dei portici a lato della piazza: nel marmo rosso vediamo numerose conchiglie fossili. Scoprirle è un bellissimo gioco che ci mette a contatto con lo scorrere del tempo, quasi fare quattropassi in un’altra era geologica.
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Il lato settentrionale della piazza è ricco di locali storici e di altri più nuovi. Qui inizia la Galleria, l’elegante passaggio coperto verso piazza della Scala.
L’altro lato della piazza, quello dei portici meridionali, è molto più sobrio: un po’ defilato, in una piazzetta, troviamo Palazzo Reale.
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Nato nell’epoca dei Comuni ha visto passare Signori, Duchi, Governatori, Re e Imperatori, che l’hanno profondamente modificato; gli echi del tempo hanno lasciato però tracce su questo palazzo. Quante epoche fanno capolino in queste foto?
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Ora è sede di mostre che richiamano migliaia di visitatori. Dal 29 settembre è aperta quella su Caravaggio, nato a Milano proprio in tale data e battezzato nella vicina chiesa di Santo Stefano.
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http://www.palazzorealemilano.it/wps/portal/luogo/palazzoreale/mostre/inCorso/Dentro_Caravaggio
Due piccoli suggerimenti sottovoce: al piano terra di Palazzo Reale c’è un delizioso bar dall’atmosfera retrò.
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Altra sorpresa è il piccolo, inaspettato giardino dove potersi riposare un momento, situato alle spalle del Palazzo lungo via Pecorari.
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Su piazzetta Reale si apre anche il Museo del Duomo, con i tesori della cattedrale. Sullo sfondo sembra vegliare il bel campanile di San Gottardo, un tempo chiesa di Corte.
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Accanto a Palazzo Reale, di fronte alla Galleria, ci sono i palazzi gemelli dell’Arengario con la sede del Museo del Novecento.
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Furono costruiti tra il 1936 e il 1956 su progetto di alcuni importanti architetti italiani (Portaluppi, Muzio, Magistretti, Griffini), per essere come una porta di passaggio tra l’antico e il “moderno” di piazza Diaz.
Rivestiti in marmo di Candoglia come il Duomo, sembrano far da cornice alla Torre Martini, uno dei primi grattacieli di Milano.
Di fronte al Duomo, sulla facciata di Palazzo Carminati, ora non si “accendono parole”, come scrisse Umberto Saba. Le storiche luci pubblicitarie furono spente alla fine degli anni Novanta per il “decoro” della piazza. Oggi davanti a questo palazzo un parcheggio di taxi e di bus turistici sono schermati dalle palme di Starbuck.
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Al secolo scorso ci riportano i lampioni della piazza, opera del grande Alessandro Mazzucotelli. Furono realizzati in ferro battuto nel 1927. Se si osservano da vicino le formelle troviamo qualche immagine del passato…
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Difficile è sedersi in piazza Duomo che sembra fatta per essere attraversata in fretta dai milanesi ed ammirata con calma dai turisti. Pseudopanchine sono (ahimè) i gradini del Duomo con un tappeto umano che volta le spalle alla cattedrale ed i basamenti dei lampioni e del monumento a Vittorio Emanuele.
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Questo monumento si trova dal 1896 al centro della piazza in asse col portone centrale del Duomo. Al primo Re d’Italia sono dedicati anche la Galleria e il corso che conduce fino a San Babila.
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Intorno a questa statua un tempo c’era un carosello di tram che partivano a raggiera per tutte le direzioni della città, sostituiti ora, in parte, da due linee sotterranee della metropolitana.
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Alla base del monumento due leoni (e decine di piccioni) sembrano custodire chissà quali segreti. Sapranno qualcosa delle sette stanze vuote ritrovate sotto il monumento qualche anno fa?
A presto per un giro underground in piazza del Duomo… Cosa indicano queste frecce?