Nei prossimi giorni si svolgeranno a Milano due fiere molto importanti, l’una risalente al 1500, l’altra millennial. Queste manifestazioni rappresentano insieme il vecchio e il nuovo, l’antico e il moderno, la tradizione che spesso nella nostra città si evolve in innovazione. Sono gli O Bej! O Bej! e l’Artigiano in Fiera.
La fiera degli O Bej! O Bej!
Questa fiera risale al 1500, anche se si parla di una festa in onore di Sant’Ambrogio che si svolgeva, fin dal 1200, intorno all’antica Cattedrale di Santa Maria Maggiore, dove oggi sorge il Duomo.
La nascita ufficiale degli O Bej O Bej avvenne precisamente nel dicembre del 1516, quando un ambasciatore inviato da Papa Pio IV a Milano fece distribuire ai bambini dolci e giocattoli. Era il 7 dicembre, festa di Sant’Ambrogio, e con tale gesto, una sorta di bonus bebè, il Papato cercava di ingraziarsi i milanesi, un po’ freddini nei confronti di Roma.
I bambini, di fronte a tali doni, si dice avessero esclamato: “O Bej! O Bej!” (O Belli! O Belli!) e da allora la fiera ebbe questo nome di gioia e meraviglia.
Fino a qualche anno fa, nei giorni di Sant’Ambrogio e dell’Immacolata le stradine intorno alla Basilica del Santo si riempivano di bancarelle dove acquistare dolci, giocattoli e addobbi natalizi, dopo la visita alla cripta dove riposa il nostro Patrono.
Molti chiedevano a Sant’Ambrogio, vescovo non proprio malleabile, salute e lavoro; poi si concedevano un fuso di zucchero filato, delle caldarroste e comperavano “el firun” di castagne.
Via via, la fiera degli O Bej O Bej ha accolto le bancarelle di frittelle, di dolci siciliani, di panini di porchetta, di artigianato etnico e il suono della piva è stato accompagnato dal tam-tam del bongo e dal canto degli Inti Illimani.
Qualche anno fa, per avere maggiore spazio a disposizione, la Fiera è migrata in piazza Castello e dintorni con angoli di prodotti italiani, europei ed extraeuropei.
La fiera degli O Bej O Bej si terrà quest’anno dal 7 al 10 dicembre; è un’occasione anche per fare quattro passi intorno al Castello, a questo nostro simbolo dell’epoca ducale, salvato e fatto rinascere per noi dal mitico Luca Beltrami.
Non dimentichiamoci, però, di Sant’Ambrogio e, magari, facendo una breve passeggiata, andiamo a trovarlo nella sua Basilica, ringraziandolo e chiedendogli ancora, come un tempo, salute e lavoro.
L’Artigiano in Fiera
Anche quest’anno migliaia di artigiani provenienti da tutti i continenti saranno presenti con i loro prodotti alla più grande Fiera mondiale dell’Artigianato, nei padiglioni di Milano-Rho.
L’Artigianato è un mondo di mestieri ancora vivo nella nostra città. Finito il tempo dell’usa e getta per la crisi e per una maggior consapevolezza della sostenibilità, crescono piccoli laboratori di riparazioni italiani e stranieri; molti, inoltre, intraprendono il mestiere dell’artigiano come ricerca di un posto al sole in tempo di incertezze economiche, dando però vita ad un recupero di lavori e conoscenze tradizionali.
Per altri il laboratorio è uno spazio dove esprimere il proprio talento e creatività, da soli o collaborando con designer di fama.
Quest’anno l’Artigiano in Fiera sarà la vetrina dei migliori artigiani provenienti da tutti i continenti, anche dalle zone più povere del mondo; sarà come fare un giro tra i prodotti belli e buoni dei diversi paesi per conoscerli, provarli e acquistarli.
Tra gli articoli non food si va dalle tovaglie e dai profumi della Provenza all’artigianato trentino-tirolese, dai coralli della Sardegna alle pietre e alle stoffe indiane, dalle matrioske ai presepi di Betlemme…
C’è veramente di tutto, tanto che molti visitatori si portano un trolley o uno zaino per gli acquisti. In fondo a Rho Fiera si parte per un giro del mondo in 12 ore!!!
Quest’anno, poi, ampio spazio sarà dedicato ai prodotti delle zone colpite dal terremoto, che presenteranno le loro eccellenze: oreficeria, tartufi neri, salumi, formaggi…
Continuando l’esperienza di Expo, l’Artigiano in Fiera mette in vetrina anche i sapori del Mondo: ben 40 sono i ristoranti presenti.
Moltissimi sono gli stand da street food che offrono assaggi dei prodotti più disparati: dalle ostriche ai torroni, dai wurstel ai piatti brasiliani, dai piatti orientali a quelli francesi ….
Sempre in tema di gusto, quest’anno ci saranno anche lezioni di cucina e dimostrazioni gratuite. Chi non desidera imparare da un maestro come fare un ragù bolognese o preparare un mojito?
Aperto alla Fiera di Milano-Rho dal 3 all’ 11 dicembre, dalle ore 10 alle 22.30. Ingresso gratuito.
http://www.artigianoinfiera.it/it/home-it/
Ci si arriva con la metropolitana (linea M1), le linee S (S5, S6 e S11) e l’auto (tanti parcheggi a pagamento). Per la metropolitana ci vuole il biglietto “speciale Fiera” da 5 Euro andata e ritorno.
Buon giro del Mondo!