Se vi viene voglia di fare quattropassi per Milano attraverso una strada di campagna a pochi minuti dal Centro, non perdetevi questa passeggiata, portando con voi uno zainetto con acqua, snack e… Autan.
Vi proponiamo, infatti, di raggiungere l’Abbazia di Chiaravalle percorrendo il Parco della Vettabbia, all’interno del più grande Parco Agricolo Sud Milano. Questo itinerario fa parte dell’antico “Cammino dei Monaci” che, da queste zone agricole, raggiungeva, lungo la strada del Monasterio, il Parco delle Basiliche, seguendo il corso della Vettabbia.
Dalla chiesetta di Nosedo si possono prendere due strade: la prima è quella asfaltata, da fare in auto, in autobus (linea 77) o anche in bicicletta, per buona parte su pista ciclabile; la seconda è più interna, sterrata, da fare rigorosamente a piedi o in bici, attraverso la campagna.
Se decidete per quest’ ultimo percorso, si può lasciare l’auto al parcheggio davanti al depuratore di Nosedo, imboccando poi un sentiero che non ti aspetti.
Da questi luoghi abbiamo prospettive inconsuete per guardare Milano; non siamo, ancorati al cemento, alla ricerca di verde, qui, invece, in mezzo alla campagna, qualcuno di noi forse potrebbe cercare lo skyline rassicurante della propria quotidianità.
Il Parco Sud, dove ci troviamo, è nato nel 1990 ed è uno dei più grandi parchi agricoli europei (47.000 ettari). È una sorta di cintura a sud della nostra città, che coinvolge 61 comuni e occupa più della metà del territorio provinciale.
Non è un paesaggio “naturale”. Già nel Medioevo l’ambiente era stato modificato a fini agricoli e ancora oggi il parco, gestito dalla Provincia, unisce la tutela del territorio allo sviluppo di un’agricoltura sostenibile.
Nel Parco, sulla destra di via San Dionigi, si trova il grande impianto del depuratore di Nosedo, la cui costruzione ha tenuto anche conto del paesaggio intorno e degli edifici circostanti.
Pur essendo il più importante dei tre impianti per la depurazione e la rigenerazione delle acque fognarie di Milano, quasi non si vede e… soprattutto non si “sente”.
Entriamo ora nel Parco della Vettabbia, tra il depuratore e la roggia.
Due piste sterrate, tra ampie zone di verde, invitano a camminare, fare jogging o pedalare.
Poche sono le panchine presenti. Questo parco sembra fatto apposta per scoprire angoli di campagna in una Milano sempre diversa.
Un sentiero, dopo una curva, porta al laghetto “dell’acqua resa”, proveniente dal depuratore. Da un piccolo ponte guardiamo gli alberi che intorno ad esso stanno diventando grandi.
Alti e belli sono i ciliegi selvatici che fiancheggiano la stradina sterrata dalla quale si vedono le alte case di Milano.
Sembra quasi un omaggio a Bonvesin della Riva che parlava nel 1200 dei carri di ciliegie che ogni mattina entravano nella nostra città dalla campagna.
In questo cammino diverso, umile, lento come quello dei monaci di tanto tempo fa, non ci sono aiuole, posti di ristoro, parchi gioco, ma solo natura e qualche attrezzo del Percorso Vita.
Una cascina in lontananza, un frutteto che sta crescendo, fiori selvatici, una marcita, delle rogge sono i “monumenti” che incontriamo.
Più che un itinerario turistico, questo è proprio un cammino antico, che come un tempo conduce a Chiaravalle, centro di spiritualità, cultura e lavoro.
Molto interessante!
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