L’illuminazione ci è venuta da Babbo Natale stesso dopo aver visitato qualche settimana fa il Festival Internazionale delle Polpette alla “Fabbrica del Vapore”.
Il pranzo di Natale è. per eccellenza, un momento della tradizione, della riunione di famiglia.
Poi ci sono i tanti “Natali” per gli auguri con gli amici, i colleghi, i compagni (anche dei nostri figli o nipoti) di sport, lezioni, laboratori…
In tutta questa rete social, al pranzo ci sono sempre nipoti veggies che ci guardano torvi perché colpevolmente amiamo il culatello, sorelle intolleranti al glutine, cugine che contano le calorie nemmeno fossero revisori dei conti, amici stranieri che hanno tradizioni gastronomiche differenti, cognati che sono solo bio e a Km 0, colleghi rimasti single magari dopo aver cucinato per mesi alle loro ex improbabili miscugli da Masterchef…
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Poi ci sono i parenti vintage che “a me solo una cosina senza sale nè grassi, perché poi il colesterolo…” e i bambini “stai seduto, finisci di mangiare, giochi dopo…”.
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Cosa preparare che vada bene a tutti quanti se siamo ospitali per natura o dovere, o se abbiamo la casa grande del “veniamo da te”?
Ebbene… diamo loro polpette! Piccole, tonde, diverse, animalesche o vegetariane, global, colorate, divertenti, cotte, crude, tradizionali, dietetiche, svelte (almeno per chi non le deve preparare)…
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NB: per il reportage sul Festival delle Polpette leggere “Per il pranzo di Natale non solo tacchino ripieno: Polpette alla riscossa!” (era un articolo già pronto e, come in cucina, non si butta via niente)