Non solo treni alla Stazione. I nostri quattropassi ci portano questa volta a vedere due “nuovi arrivi”: il Mercato Centrale, inaugurato il 2 settembre 2021, e la mostra dedicata al grande Bansky, aperta dal 3 dicembre 2021 al 27 febbraio 2022. Arte e gusto si incontrano in un luogo insolito, aperto a tanta gente.
The World of Bansky. Saliamo al piano binari della stazione dove si trova l’ingresso di questa mostra, situata tra la Feltrinelli e Rosso Pomodoro.
Il misterioso artista di Bristol “torna” per così dire presso i binari di una ferrovia come quella dove aveva mosso i primi passi nella street art. In questa mostra sono state ambientate e riprodotte numerose opere rese ancora più interessanti dal momento che alcuni originali sono andati perduti.
Sono tutti lavori di grande impatto visivo, che affrontano in modo provocatorio, metaforico e ironico, alcune problematiche dell’uomo contemporaneo.
Ispirandoci a questa immagine dell’artista, scendiamo a piano terra per visitare l’altra new entry: il Mercato Centrale dedicato al buon cibo e al buon bere.
Mercato Centrale, A questa “stazione” del gusto si può accedere sia dall’interno della Centrale (piano terra sulla sinistra) sia dalla via Sammartini a fianco di piazza IV Novembre.
Questa piazza, anche se offre la bella vista del Pirellone e dell’hotel Gallia, è, in realtà, un capolinea di tram e bus. La via Sammartini, inoltre, dove si fermano i pullman da/per Malpensa, evidenzia anche i tanti problemi sociali della zona, con i vicini sottopassi diventati dormitori per disperati.
Questi tunnel sono stati per molto tempo la “missione urbana” di Fratel Ettore che, negli anni Settanta, aveva creato qui un rifugio per i “barboni”: Qui, nel 1994, nacquero anche i City Angels. Due piccoli tasselli del “fare bene” di Milano.
Per realizzare il Mercato Centrale sono stati riutilizzati spazi dismessi della stazione, mantenendo inalterati gli impianti originali in un progetto di riqualificazione “urban chic” che va di moda oggi.
Il grande spazio di circa 4500 metri quadrati è suddiviso su due livelli. Sui due lunghi corridoi si aprono una trentina di botteghe artigiane del gusto.
Vi si trova di tutto: da pani speciali a dolci, dal pesce a carni pregiate, bar, birreria, enoteca… Sono presenti anche botteghe etniche con ravioli cinesi, empanadas e si può assaggiare il famoso brisket di Joe Bastianich.
Si può mangiare o fare la spesa: troviamo prodotti bio, formaggi, tartufi, piatti della tradizione ligure o fiorentina e persino un angolo per acquistare fiori.
Nel grande dehor coperto o ai diversi tavolini si può leggere e anche connettersi; esiste poi uno spazio riservato a corsi o eventi.
I prezzi sono medio-alti, anche se si deve considerare la qualità dei prodotti. Purtroppo, però, il corridoio al piano terra, peraltro piuttosto stretto, ha diversi gradini lungo il percorso che lo rendono poco agevole per chi ha valigie o difficoltà. Per accedere al Mercato è necessario il Green Pass.
Alle pareti molte immagini catturano l’attenzione in modo piacevole e divertente.
Una, però, ci ha fatto riflettere: è proprio questa l’idea che vogliono dare della nostra città o è una provocazione?