Buon compleanno, Alice!

Alice nel Paese delle Meraviglie compie 150 anni. Infatti la storia inizia il 4 maggio, giorno del compleanno della bambina, ed è stata pubblicata per la prima volta nel 1865.

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Fra gli autori che si sono ispirati ad Alice c’è anche John Lennon in Lucy in the Sky with Diamonds.

http://www.arte.rai.it/articoli-programma/beatles-%E2%80%9Clucy-in-the-sky-with-diamonds%E2%80%9D/21143/default.aspx

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La protagonista compie un viaggio straordinario, pieno di incontri e di luoghi fantastici, come quello di Belisama ritornata alla ricerca della nuova realtà di Milano, o come quello di ciascuno di noi ogni giorno…

Quante volte, come Alice, non sappiamo più bene chi siamo.

“Chi sei?” chiese il bruco

bruco

“Io…quasi non lo so, Signore, in questo preciso momento…O meglio, so chi ero stamattina, ma da allora credo di essere cambiata molte volte…Ho avuto tante stature diverse contemporaneamente, che mi confondono le idee”

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Anche noi a volte ci inventiamo profili diversi, immaginiamo di essere altre persone, quelle che non riusciamo ad essere nella realtà, mascherando la nostra vera identità.

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Alice incontra creature strane che parlano di tutti noi: quante volte, come il Bianconiglio, diciamo “è tardi, è tardi!”.

coniglio con orologio

E, come la bambina, quante volte inciampiamo in un ostacolo  e ci sembra di sprofondare in un pozzo senza fine.

alice cade

pozzo di  alice

Magari facciamo festa per un Non Compleanno o incontriamo esseri malvagi come la Regina di Cuori.

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In questo straordinario viaggio che è la nostra vita, sappiamo sempre che strada prendere? Quante volte chiediamo a qualcuno, come Alice allo Stregatto:

lo stregatto

“Ti spiacerebbe dirmi, per favore, da quale parte dovrei andare, partendo da qui?”

“Dipende dove vuoi arrivare…” fu la risposta

“Non mi importa” replicò Alice

“Allora non importa da quale parte andrai” osservò lo Stregatto

“Purchè arrivi in qualche posto” aggiunse Alice a titolo di spiegazione

“Oh, questo è certo” disse ancora lo Stregatto “purchè tu cammini abbastanza”.

srade di alice

I diversi incontri, nel Paese delle Meraviglie, mettono in discussione le precedenti esperienze di Alice e le fanno toccar con mano la possibilità che ci sia anche un altro modo di vedere e vivere le cose.

follia da alice

cappellaio

Anche noi, in tutti i nostri itinerari di Milano, vi proponiamo aspetti inconsueti di  luoghi da visitare o di cose da vedere e per dirla come il Cappellaio Matto

“Benvenuti in questo luogo unico al mondo, una terra colma di meraviglie e mistero”

Ago e filo

Ago e filo di…Alice?

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Il palazzo che ascolta

donne affacciate al muro

Un muro al femminile

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La colonna del diavolo

Itinerario da piazza Mercanti

DA DOVE ……. DOVE

“Ti spiacerebbe dirmi, per favore, da quale parte dovrei andare, partendo da qui?” (Alice nel paese delle meraviglie – L. Carroll)

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Abbandonata piazza Mercanti, descritta nel “Dove”, e, attraverso il passaggio degli Osii, vi troverete in via Orefici.

In questa zona, piena di traffico e tram, i nomi delle vie ci riportano ancora in un passato remoto. Il quartiere intorno  a piazza Mercanti era il cuore delle attività commerciali; vi si trovavano infatti le botteghe della produzione di armi, della lavorazione dei metalli, dal ferro all’oro, o di altro ancora. Le singole attività hanno dato il nome alle vie: via Spadari  era quella in cui c’erano le botteghe delle spade, via Armorari quelle delle armi, via Speronari, famosa per gli speroni, via Cappellari per i copricapi … Questa zona era una sorta di “centro commerciale”!

Di tutto ciò non esiste più nulla, solo i nomi mantengono i ricordi delle attività che si svolgevano.

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Fate quattro passi in via Spadari guardando le belle case con balconi liberty (non perdetevele!);

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poi, se siete golosi, passate dal “Peck”, (sempre con l’articolo, alla maniera milanese), da “Ladurèe”, da “Noberasco” o dalla caffetteria “Passerini”, sono tutti negozi molto rinomati, dove magari fare solo un assaggino.

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Tornati su via Torino (ne parleremo poi a lungo) troverete un piccolo chiosco di fiori, gentile segnale del tesoro che si trova al di là del cancello, dopo un piccolo cortiletto di pietra: la chiesa di S. Maria presso San Satiro. Ad una prima occhiata l’interno sembra quello di una bella chiesa e niente altro. Ma come per tante altre cose di Milano bisogna guardare oltre l’apparenza.

Avanzate piano piano verso l’altare. Cosa notate? Niente di strano? Un’abside! Quanto sarà profonda? Avvicinatevi di lato e scoprirete che misura meno di un metro! Ebbene sì, messer Bramante ci ha ingannato con il suo gioco prospettico, ci fa credere quello che non c’è, siamo in una grande illusione, in un magnifico, immenso trompe l’ oeil!

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Se proprio non siete convinti e volete constatare di persona, andate a misurare il retro della chiesa dall’esterno. Percorrete via Speronari, piena di aromi di dolci, di pani e di caffè che escono da ” Princi”, “Panarello” e “Vergnano”,

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caffè Vergnano

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fino all’incrocio con via Falcone, e raggiungete l’abside che non c’è! Manca la sporgenza!

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D’altra parte in questa zona, in tempi lontani, siamo intorno al 1500 , c’erano locande, taverne, con giocatori d’azzardo e prostitute. Non si poteva abbattere ciò che esisteva, e che procurava tanto denaro, per ampliare la chiesa che si stava ricostruendo.

Sul muro poco distante c’è una Madonna con Bambino che ricorda un fatto miracoloso avvenuto in questa via. Una notte un giocatore, uscito da una locanda dove aveva perso tutti i suoi averi, sfogò la sua ira, pugnalando al collo il Bambino che grondò sangue. Si gridò al miracolo e il giocatore si pentì e si fece frate. L’originale del dipinto fu poi spostato all’interno della chiesa, sopra all’altare.

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Grazie  per averci seguiti e arrivederci al prossimo itinerario!