Come porteremo i capelli questa estate? Meglio il raccolto o il riccio naturale? E il colore? Un biondo dorato o un castano caldo?
Chissà se le signore milanesi al tempo di Ludovico il Moro avranno avuto i nostri stessi “dilemmi”. Avevano a disposizione un Coiffeur “geniale”, il grande Leonardo che nella sua poliedrica attività si occupava anche di acconciature e tinture per capelli.
A Bologna, nel marzo scorso, si è tenuto il Cosmoprof, una manifestazione di cosmesi, quest’anno con uno spazio dedicato alla bellezza rinascimentale e agli studi di Leonardo su questo tema. A fine settembre, poi, anche a Milano si parlerà, nella sua vigna, la Casa degli Atellani, di vino e profumi. Un evento senza dubbio inebriante, a cui non mancare.
Com’era la bellezza ai tempi di Leonardo? Andava il viso naturale, senza alcuna traccia di rossetto e, ovviamente, senza abbronzatura. La pelle era trattata con cipria e idratata con creme spesso a base di bava di lumaca, un prodotto adatto anche a dare lucentezza alla chioma. Lo avrà usato anche Monna Lisa? La signora sorride ma non conferma.
E ora veniamo ai capelli. La fronte doveva restare scoperta senza frangia o ciuffo, con sopracciglia molto delicate o quasi inesistenti.
All’epoca erano di moda diverse sfumature dorate, ottenute con prodotti e miscele naturali: il biondo veneziano, quello fiorentino e quello alla napoletana.
Nei suoi codici Leonardo parla di capelli “neri e gialli”; ama il tanè, un colore castano con sfumature che ricordano le castagne o il cuoio. Per le signore più “in”, come Cecilia Gallerani, sceglie acconciature raccolte che incorniciano il volto senza scoprire le orecchie.
Non manca, però, qualche vezzo sbarazzino o intrigante, come un gioiello sulla fronte. A noi ricorda un po’ il mondo hippy, ma qui ci sono lusso e potere. Una curiosità: da allora questo ornamento si chiama ancora ferronière.
Le dame talvolta raccoglievano i capelli in una grande treccia, ornata da un nastro.
Leonardo, però, nei suoi disegni amava i ricci, liberi, naturali, come mossi dal vento.
E come copricapo? Chissà se Grace Kelly, icona di stile, si è ispirata a questo disegno di Leonardo?
![]() |
![]() |
Bei visi di giovani donne hanno attraversato i secoli e ancora oggi mostrano con naturalezza semplici acconciature senza tempo uscite dal “salone” rinascimentale di Leonardo.
![]() |
![]() |
![]() |
![]() |
“Fa’ tu adunque alle tue teste i capelli scherzare col finto vento intorno ai giovanili volti e con diverso rivoltare graziosamente ornarli…”. In un’epoca di corpetti, gonnone e acconciature composte, Leonardo libera la femminilità della donna coi capelli e l’abito leggero mossi dal vento.