Fuorisalone 2023: un appuntamento imperdibile

Come la primavera sembra riportare rinascita e vitalità, così il ritorno alla grande, in aprile, del Fuorisalone ha fatto riaccendere i quartieri della città di idee, creatività ed eventi.

 

Per questa festa collettiva, alla quale tutti siamo stati invitati, tanta gente è uscita di casa per ammirare le installazioni sparse per la città, i progetti delle imprese che presentano i risultati delle proprie ricerche, i palazzi storici che per questa occasione hanno aperto le loro stanze al pubblico.

 

Eppure, come sempre, c’è qualcuno che brontola e storce il naso come ironicamente si ricorda alla Statale.

 

Fra gli spazi raramente visitabili, ci ha colpito il profondo rosso del caveau ex-Cariplo di via Tommaso Grossi. Non sarà un messaggio per i milanesi che vivono in una città sempre più cara?

 

Rosso, però, è anche il colore della passione… Quanto amore c’è per la bellezza e il lavoro in questa creazioni di qualità altissima, tutto made in Italy?

 

Due palazzi storici, Serbelloni e Orsini (oggi Armani), sono la spettacolare scenografia per riflettere sugli arredi di oggi e ammirare i saloni di un tempo.

 

La pandemia ha cambiato comunque la nostra vita e sembrano esserci meno minimalismo, linee più morbide e confortevoli, colori più vivaci e angoli per lo smart working, per ritagliarsi un piccolo ma raffinato spazio tutto per sè.

 

File interminabili per vedere, unica occasione, l’ex-macello che diventerà maxi insediamento di abitazioni, parco, campus e spazio museale.

 

Ovunque, per le strade e le esposizioni, diverse sfumature di lingue e carnagioni si sono con-fuse creando, a volte, anche una vitale confusione. Lo scopo era esserci e guardare oggetti di design, fantascientifici giochi di luce e riflettere sulle potenzialità delle nuove tecnologie.

 

La “luce” è entrata con forza in questo Fuorisalone e diventa quasi architettura riuscendo a stupirci con prospettive diverse e a proiettarci in altre realtà.

 

Entriamo ora nel cortile d’onore della Statale: installazioni spettacolari dialogano a tu per tu con l’architettura del Richini e anche un cielo malandrino partecipa alla festa.

 

Terminiamo con un caleidoscopio di immagini con-fuse e forse anche confuse, dedicate soprattutto a chi non ha potuto partecipare di persona al Fuorisalone.

 

A tutti un affettuoso saluto con l’immagine di questa pigra gattona che sembra godersi anche lei lo spettacolo.

 

A presto…

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