È tornato il FuoriSalone e con esso la voglia e l’occasione di ripartire e rivedersi in presenza durante eventi e mostre diffusi per la città, vestita a festa .
Ciò che più ci ha colpito quest’anno è stato come, accanto a progetti e soluzioni belli, di qualità, nuovi o innovativi, ci sia stata una grandissima attenzione alla sostenibilità, alla tutela ambientale e al riutilizzo di materiali. Guardiamo verso il futuro con fiducia attraverso questo metaforico cannocchiale “Sideral station”, firmato De Lucchi.
Dedicate alla Design Re-Generation sono state le installazioni di “Interni” presso la Statale, l’Orto Botanico di Brera e altre sedi collegate.
È stato un FuoriSalone rivolto verso il futuro dell’ambiente e delle nuove generazioni.
A questo proposito alcune installazioni (via Senato, via Saint Bon, Palazzo Clerici, Statale, Circolo Filologico) presentavano l’idea di un portale per entrare in un tempo/luogo nuovo.

Il momento attuale non è certo un percorso facile e privo di difficoltà; è come entrare in un Labyrinth Garden (firmato Galliotto) in cui dovremo cercare l’uscita per trovare un nuovo modo di vivere.
La pandemia ci ha fatto riscoprire il desiderio di spazi esterni e molte sono le proposte per vivere bene all’aperto.
L’ambiente deve essere protetto e salvaguardato dall’inquinamento. Un artista lo rappresenta con una gondola, che fa rotta verso un mare pulito, carica di rifiuti raccolti dragando i fondali della laguna.
In mezzo al verde dell’Orto Botanico sono presenti alcune soluzioni colorate e quasi giocose per varie forme di risparmio energetico e delle sue applicazioni.
A Palazzo Clerici i fiori si uniscono all’industria e danno vita a una installazione spettacolare.
Alcuni specchi riflettono l’ambiente e, come Alice, ci inducono a tante riflessioni sulle diverse prospettive.
Alla Darsena è spuntato, come per magia, un fazzoletto di verde d’autore, sponsorizzato da una casa di abbigliamento sportivo.
Alcune case (via Balzaretti) dipingono le loro facciate come quadri. Andremo a vederle presto in uno dei prossimi Quattropassi.
Lo storico Palazzo Turati (via Meravigli 7) ha aperto i suoi sontuosi saloni per ospitare il nuovo design olandese che va a braccetto con il riutilizzo di materiali.
Il suo cortile ci accoglie con la poetica “Animal Factory” fatta di sculture stilizzate e orchidee vere.
È il regno della creatività applicata al riciclo: ci sono persino abiti realizzati col sughero.
Anche la “spazzatura” entra a far parte dell’arredamento. Si resta a bocca aperta di fronte alla versatilità dell’uomo, pensando “ce la possiamo fare”.
Gli “scarti” non sono più considerati materiali da smaltire ma ricchezze da trasformare: i gusci delle uova diventano vasi di fiori da inserire direttamente nel terreno, fondi di caffè lampade, avanzi di stoffa opere d’arte uniche dall’alto valore sociale.
Ci sono veramente tante idee al FuoriSalone da condividere. Abbiamo allora pensato di preparare una sorta di album fotografico al quale magari ispirarsi, nei prossimi articoli di “Riciclando in verde”, anche per creare e realizzare qualcosa di personale.
Pingback: Riciclando in verde: Un fior fiore di Fuori Salone | Passipermilano
Pingback: Le scenografiche case di via Balzaretti | Passipermilano