Pattinando a Milano durante le Feste di fine 2017 / inizio 2018

Sarà il freddo di questi giorni, le belle giornate serene, ma quest’anno Milano sembra essere fatta per pattinare.

Le piste di ghiaccio aperte in questo periodo di Feste nella nostra città sono più numerose di quelle degli anni scorsi, anche se manca quella fiabesca della Darsena. Si può pattinare sotto i grattacieli di Porta Nuova, vicino alle casette di legno del Mercatino di Natale.

A Palazzo Lombardia c’è la più grande pista coperta di Milano, dove si può pattinare anche quando le giornate sono piovose o passeggiare nel piccolo mercatino sotto la volta.

I bambini, ma anche i grandi, troveranno una bella pista in parte coperta nel cuore verde dei Giardini Pubblici, al Villaggio delle Meraviglie.

Ricca di magia è la pista in piazza Beccaria, accanto a corso Vittorio Emanuele, con una deliziosa giostrina d’altri tempi e luci natalizie.

La Torre del Filarete fa da sfondo alla pista di via Luca Beltrami, tra il Castello e via Dante.

Infine ci si può incantare ai Bagni Misteriosi di via Pier Lombardo, con una doppia pista e un ambiente che riporta al Grande Nord.

Per giorni ed orari di apertura (e per i prezzi) delle piste ecco l’elenco:

http://www.ilgiorno.it/milano/cronaca/piste-pattinaggio-ghiaccio-1.3576316

Ultimissima! Avvistato anche Babbo Natale sui pattini!

A presto…

Un tuffo ai Bagni Misteriosi, una piscina tra svago, storia e cultura

Se il tempo delle vacanze è ancora lontano o resta un miraggio, si possono trascorrere piacevoli momenti di svago ai “Bagni Misteriosi” di via Botta, un’oasi di benessere tra acqua, verde e…  teatro.

Questa piscina è stata fatta rinascere a nuova vita grazie alla Fondazione Pier Lombardo (quella del Teatro Franco Parenti!), con grandi investimenti pubblici e privati dopo anni di chiusura. Ecco com’era la piscina Caimi fino a qualche anno fa.

Ora piscina e teatro costituiscono un unico grande complesso articolato in spazi autonomi, ma con tanto in comune.

Circondata da un lungo muro azzurro che invita e non divide, durante il giorno questa piscina scoperta offre la possibilità di tuffi, solarium e giochi per bambini in un ambiente piacevole e ricco di angoli insoliti.

Di sera, invece, si trasforma in un luogo dove sostare incontrando gli amici a bordo piscina o seduti ai tavolini del bar del teatro, bevendo qualcosa o assistendo agli spettacoli e agli eventi via via proposti.

A volte la piscina, come per magia, diventa essa stessa teatro, il solarium un palcoscenico all’aperto, gli spogliatoi camerini per gli artisti.

Il Pier Lombardo si propone come un cantiere di iniziative culturali, artistiche e di svago sempre in movimento. Quest’inverno, ad esempio, è stata allestita sopra la piscina una pista di pattinaggio, “ghiaccio sull’acqua” anche al chiaro di luna: una novità assoluta e un’esperienza da ricordare.

Il nome “Bagni Misteriosi”, dato ora all’impianto, evoca l’arte e richiama alcuni disegni di Giorgio de Chirico e l’omonima scultura nel giardino della Triennale.

E poi, lo diciamo dalla nascita del nostro blog, il mistero è di casa a Milano, celato nella storia. Alziamo il sipario per scoprire il passato dei Bagni Misteriosi.

La ex-Caimi risale alla seconda metà degli anni Trenta e faceva parte di un progetto per costruire piscine in zone periferiche. Fu ideata dall’ingegner Luigi Lorenzo Secchi al quale si devono anche, negli stessi anni, le piscine Giulio Romano e Cozzi, una delle prime vasche olimpioniche coperte in Europa.

L’ingegnere, che lavorava per il Comune di Milano, è stato una figura di prim’ordine nella architettura pubblica della nostra città. A lui si devono, tra l’altro, due opere che sembrano appartenere a due mondi opposti e conviventi:  la ricostruzione della Scala nel dopoguerra e il mercato coperto di viale Monza.

La piscina era dedicata a Giuseppe Caimi, un giovane talento sportivo (schermidore, nuotatore e calciatore). Convocato nel 1912 nella Nazionale Olimpica di Calcio per le Olimpiadi di Stoccolma, venne poi allontanato dall’allora Commissario Tecnico Vittorio Pozzo perchè in un locale notturno avrebbe esclamato “svedesone bionde, aspettatemi, arriva Caimi!”. Altri tempi… o no?

I sogni per lui si interruppero durante la Prima Guerra Mondiale e le sue medaglie furono d’argento per il valore e d’oro alla memoria.

La piscina Caimi faceva parte di un centro polifunzionale situato in un quartiere di edilizia popolare degli Anni Trenta, con impianti sportivi, biblioteca, ambulatorio medico e locali per diverse attività. Ancora oggi si può riconoscere l’antica struttura nello spazio del teatro Parenti.

Ora la piscina è stata “aggiornata” con il contributo del FAI e sotto il vincolo dei Beni Culturali. Mantiene infatti alcune caratteristiche di un tempo, come le due vasche e la statua Liberty dei fenicotteri.

Molte, però, sono le innovazioni tecnologiche come la depurazione dell’acqua con un sistema a raggi UV, senza cloro. Le vasche sono circondate da portici che offrono un po’ d’ombra e sotto i quali si aprono gli spogliatoi, i locali di servizio, palestre, biblioteca, spazi al coperto per bambini.

L’intero complesso è ancora in divenire con grande attenzione al futuro senza dimenticare il suo passato.

Franco Parenti

Lo specchio azzurro della piscina, circondato da verde, naturale e artificiale, sembra un palcoscenico tra le case intorno. Qui possiamo mettere in scena, sotto la luce del sole o della luna, qualche ora del nostro tempo.

Per orari e costi visitare il sito : http://www.bagnimisteriosi.com/

Prego, accomodatevi…