Anche questa volta siamo arrivati ai titoli di coda delle festività natalizie. Via via si spegneranno le luci degli alberi, si riporranno le statuine del presepe e inizieranno i saldi invernali, quasi per avere un ricordo tangibile della passata stagione, ormai in svendita.
Gli alberi che ci hanno tenuto compagnia nelle piazze verranno smontati e, in parte ripiantati o riciclati. Alcuni sono stati “troppo” sponsorizzati, come l’albero di Gucci in Galleria, uno dei più fotografati e discussi.
A qualcuno è, invece, piaciuto quasi fosse un albero di “desideri firmati”, coi morsetti della maison come decorazioni, sotto la cupola del Salotto di Milano, ormai vetrina di marchi famosi.
Più tradizionali altri alberi, offerti da sponsor meno aggressivi.
Un ultimo sguardo ai negozi ricchi di colori e profumi… Le strade stanno per tornare buie, si spegneranno le luminarie (per la verità non erano molte), anche i negozi riporranno gli addobbi e le decorazioni, preparandosi alle offerte speciali.
Tra qualche giorno chiuderanno i mercatini “finta montagna” intorno al Duomo. Quante corse sui pattini, invece, potremo fare ancora per qualche tempo nell’aria frizzante!
E i presepi? Stanno arrivando i Magi che hanno viaggiato a lungo per incontrare il Dio Bambino. Poi riprenderanno il loro lungo cammino. Siamo andati a “trovarli” nella basilica di Sant’Eustorgio, dove, leggenda o realtà, riposano le loro poche reliquie rimaste nella nostra città.
Milano ha un secolare legame con i Magi che all’Epifania si rinnova con il tradizionale corteo che da piazza Duomo raggiunge il presepe vivente di Sant’Eustorgio.
Ecco il programma:
Ore 10.45 ritrovo dei partecipanti in piazza Duomo.
Ore 11 partenza del corteo che seguirà il seguente percorso: via Torino, basilica di San Lorenzo (con sosta alle ore 12 per l’incontro dei Magi con Erode), corso di Porta Ticinese, piazza Sant’Eustorgio.
Ore 12.30 arrivo in piazza Sant’Eustorgio per l’offerta dei doni al Presepe vivente.
Anche tutti noi siamo, come i Magi, in continuo cammino… Accendiamo una candela perchè non sia troppo difficile e ci possa portare dove desideriamo. Il nostro augurio è che, pur nel progresso e nel cambiamento che ha nel suo DNA, la nostra città possa conservare il cuore in mano e lo spirito meneghino che, a volte, sembra assopito.








