Passipermilano nel FuoriSalone

È stata una settimana eccezionale per questa nostra città, vitalissima ed eclettica, bella e misteriosa.

Milano vista da Samantha Cristoforetti dalla ISS

Le giornate del Salone del Mobile e del FuoriSalone hanno richiamato migliaia di persone, cittadini del Mondo, pronte a seguire, in una sorta di fil rouge tra le diverse zone, il meglio dell’abitare, i frutti del migliore design, già di punta o emergente, internazionale o made in Italy.

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Torre Velasca

Milano si sta muovendo come motore di Cultura e di Business: il Salone del Mobile alla Fiera di Rho e le esposizioni nei vari quartieri sono un unicum nel panorama dell’arredamento e del design a livello mondiale.

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La Triennale, inoltre, continuerà a presentare, ancora per qualche mese, in una serie di mostre diffuse, tematiche e tendenze delle nostre future “Stanze”.

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Non solo: Milano ha offerto i suoi luoghi d’arte (e quanti sono!!!) come “vetrine” per gli espositori del FuoriSalone, regalando ai visitatori tantissimi eventi e visite gratuite.

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Palazzo Reale

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Darsena

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Diurno Venezia

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evento zona Lambrate

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Piazza Affari

Quasi impossibile in “soli” sei giorni vedere tutto. Abbiamo scelto alcuni luoghi significativi della nostra città, che si offrono in una veste insolita e molto cool. La Torre Velasca, amata o vituperata icona degli edifici alti di Milano, affronta la sua prima volta al FuoriSalone con uno sgargiante abito rosso.

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Accanto ad essa le belle installazioni dell’Università Statale, con le opere di grandi architetti nei cortili e nelle logge del Quattrocento.

La Statale

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Restando all'”aperto”, facciamo un salto al Giardino “segreto” di via Terraggio, accanto alla dimora che gli Sforza donarono a Lorenzo il Magnifico.

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Per riposare o fare palestra d'”autore” spostiamoci all’Orto Botanico di Brera, appena sotto l’Osservatorio Astronomico, dove G. Schiaparelli vide per la prima volta i canali di Marte.

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Proseguiamo queste nostre visite all’aperto nel chiostro di San Simpliciano, una delle basiliche fondate da Sant’Ambrogio, dove sono esposte sedie un po’ manga.

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Rendiamo omaggio al nostro patrono ammirando il Fiore “Fotovoltaico” e il mercato di fiori “naturali” nel chiostro della basilica di Sant’Ambrogio.

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Fiori veri sono anche quelli del cortile di Palazzo Turati, di via Meravigli, uno degli edifici aperti al pubblico in occasione del FuoriSalone.

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Anche qui lo scalone principale lascia senza fiato i visitatori, che salgono per vedere gli ambienti e gli oggetti esposti. Cosa è più bello e ruba la scena?

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Altri due luoghi aperti al pubblico per il FuoriSalone lasciano stupiti per la loro sconosciuta bellezza: Palazzo Litta, di corso Magenta, e la chiesa sconsacrata di San Paolo Converso, in corso Italia, ai quali dedicheremo il prossimo report. A presto

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Itinerario da San Maurizio

Questo itinerario è molto piacevole e vario; attraverso un intreccio di vie tra le più eleganti e signorili di Milano, vi porterà a spasso nel tempo, incontrando dei resti romani, un museo archeologico, un palazzo barocco, un’abitazione di Lorenzo il Magnifico, un bar liberty, molti negozi contemporanei…e un lussuoso abbeveratoio per cavalli.

Siete pronti? Andiamo!

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Lasciamo la chiesa di San Maurizio: non perdetevela! Diversi critici l’hanno paragonata addirittura alla Cappella Sistina!!!

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Ci troviamo subito accanto al Civico Museo Archeologico di corso Magenta 15, che un tempo ospitava le suore di clausura del Monastero Maggiore.

La Chiesa di San Maurizio

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Pianta del Museo

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È una struttura evegreen molto bella, nonostante i molti secoli alle spalle (sembra risalga all’epoca longobarda).

chiostro d'ingresso

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Non possiamo descrivere tutto ciò che contiene; vi invitiamo a visitarlo di persona! Ci sono reperti molto interessanti, tutti quelli di epoca romana (sezioni “Milano Antica” e “Abitare a Mediolanum”) sono provenienti da scavi nell’area milanese.  All’ingresso ci accoglie un plastico che riproduce, anche con colori diversi rispetto alle varie epoche, i principali edifici romani e la cerchia di mura, inseriti nella struttura urbanistica recente.

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Plastico di Mediolanum con le mura e gli edifici di età repubblicana in colore chiaro; quelli di età imperiale sono più scuri

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Mappa di Mediolanum repubblicana con l’espansione di Massimiano

Fra tanti reperti  alcuni capolavori, come un piatto d’argento  (la “Patera di Parabiago”) con un insieme di raffigurazioni mitologiche (con un click vedrete il carro di Cibele trainato da leoni, Atlante che sostiene il Tempo, le Quattro Stagioni, una lucertolina impertinente e tanto altro ancora); era utilizzato durante le cerimonie sacre pagane.

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Un altro tesoro da non perdere  è la splendida coppa di vetro del IV secolo, detta Coppa Trivulzio: ce ne sono solo tre al mondo, due appartengono  a  collezionisti misteriosi. E’ lavorata con una tecnica particolare che crea una specie di intarsio nel vetro, formando anche una frase beneaugurante.

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“bibe, vivas multis annis”

Ci sono poi i resti di una villa romana del primo secolo, demolita per costruire il Circo di Massimiano.

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Guardate questi gioielli incantevoli, attuali ancora oggi. .. chi era la fortunata signora?

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Quante altre cose si possono vedere al museo, ma ve le lasciamo scoprire da soli…..

Usciamo da qui alla ricerca di altri tesori.

A proposito di gioielli, a chi potrebbe venire in mente di farsi incastonare una perla nel pavimento? Alla marchesa Litta, inquilina del palazzo di fronte al museo!

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Palazzo Litta

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La marchesa Litta

Si dice infatti che alla nobildonna, quando Napoleone venne a trovarla, per l’emozione cadde una lacrima sul pavimento del Salotto Rosso: la preziosa lacrima fu ricordata con una perla.

una lacrima di perla

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Purtroppo il palazzo, sede di uffici del Ministero dei Beni Culturali, non è visitabile, salvo particolari occasioni. Al suo interno  ospita un piccolo teatro a cui si accede da un ingresso laterale entrando nel cortile detto dell’Orologio

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Ingresso al teatro

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Teatro Litta

Accanto al teatro  c’è una caffetteria da non perdere: entrate in questa ex scuderia del palazzo dove  una fontana  ruba la scena!

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una fontana nel locale?

Vi domina un enorme Nettuno; bello vero? Chissà come erano emozionati i cavalli che qui si abbeveravano!!!

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Proseguendo su corso Magenta incontriamo la piccola via Terraggio: fate una sosta nel Giardino Segreto, entrando dal portone del numero civico 5.

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Qui passeggiava Lorenzo il Magnifico, quando veniva in visita agli Sforza, nella casa che gli avevano donato!

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Casa Medici fu trasformata poi in un convento, successivamente il refettorio divenne il cinema Orchidea, attualmente chiuso.

La dimora quattrocentesca di Lorenzo De' Medici a Milano, in Corso Magenta 29

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Se volete passare dal ‘400 al ‘900, spostandovi di pochi passi, potete trovare una importante libreria di settore, la Libreria dello Spettacolo.

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interno libreria dello spettacolo

Poco più avanti vi conviene fare una sosta al Bar Magenta, un locale storico dove vi sentirete pervasi dall’atmosfera Liberty.

Bar-Magenta 

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Se vi gira un po’ la testa dopo aver camminato in mezzo a tutta questa Storia, rilassatevi facendo quattro passi di ritorno su corso Magenta. per fortuna ci sono negozi bellissimi di vario genere: abbigliamento, calzature, una gioielleria che in genere ha una vetrina di forte impatto, una storica drogheria e, di fronte, la Libreria Milanese.

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Ora siete pronti per una visita al Palazzo Imperiale…o a ciò che ne resta, in via Brisa.

Più che un palazzo era una serie di edifici, una sorta di Quartiere Imperiale. Certamente si resta un po’ delusi di fronte a questo piccolo spazio verde con dei ruderi, che si può solo guardare dall’alto; d’altra parte sembra che a Palazzo abbia abitato anche Attila…

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via Brisa

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resti del palazzo di via Brisa

Avete voglia di un dolcino per concludere questa passeggiata? La Pasticceria Marchesi è qui dal 1824; vi tenterà non poco.

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100_6477 Pasticceria Marchesi

Tra un po’ aprirà un punto vendita anche in uno dei più lussuosi negozi in Galleria. Per ora un’occhiata che non fa ingrassare o, se siete golosi, un piccolo peccato di gola che sarà perdonato se farete ancora quattro passi per Milano!

Alla prossima!