Natale 2022: il lungo viaggio dell’Albero di Natale e del Presepe

Ma è nato prima l’Albero o il Presepe? Ce lo siamo chiesti, davanti a una fetta di panettone, dopo aver addobbato il nostro abete ecologico e fatto il presepe con le statuine arrivate, Natale dopo Natale, nelle nostre vite. In effetti la “rinascita” che ci porta il Natale comincia proprio da loro, dalle statuine che escono, una dopo l’altra, dallo scatolone che le custodisce durante l’anno e dall’albero che, come per magia, sembra rigermogliare in pieno dicembre.

Natale è… l’Albero

I nostri antenati Celti pensavano che un albero reggesse la volta del cielo. Un po’ di allora sembra esserci anche oggi guardando l’albero e la cupola della Galleria.

La storia dell’Albero di Natale viene da lontano. Per propiziare il ritorno delle giornate di luce, si addobbavano, al solstizio d’inverno, alberi con frutti come speranza di prosperità e abbondanza. Anche oggi…

Una leggenda racconta che nel 700 d.C. San Bonifacio, durante un viaggio per evangelizzare la Germania, si imbattè in un gruppo di pagani che, intorno ad una quercia, stavano compiendo un sacrificio umano per propiziare la rinascita della natura e la prosperità. il monaco si fermò, salvò il bambino che stava per essere sacrificato e “insegnò” ad adornare le porte delle case con un ramo di abete, pianta sempreverde con la quale erano costruite le capanne. Diede in questo modo, un valore più intimo e familiare, oltre che collettivo, al rito del solstizio.

 

Ancora oggi ci sono alberi “pubblici” e altri “familiari”. I primi illuminano piazze e sono bellissimi, ma un po’ aristocratici perché quasi sempre in luoghi VIP.

 

Alberi illuminano anche i negozi e i locali per attirare il pubblico e condurlo nel lungo viaggio verso il Natale.

 

La prima “uscita” pubblica in una piazza dell’Albero di Natale sembra sia avvenuta a Tallinn, in Estonia, nel 1441 quando, davanti al Municipio, venne posto un abete intorno al quale i giovani danzavano per trovare l’anima gemella. Ecco l’Albero 2022 davanti al Duomo, luogo di incontro per tutti i milanesi.

 

Gli antichi Romani erano soliti donare un ramo di sempreverde alle Calende di Gennaio come buon auspicio. Anche oggi, come allora, è bello regalare dei fiori come augurio.

Dove facciamo l’Albero nelle nostre case? Prima interior designer natalizia è stata la duchessa di Brieg che, nel 1661, avendo visto un angolo spoglio in uno dei suoi saloni, vi fece porre un abete come complemento d’arredo. Pubblici o privati, tradizionali o creativi, gli Alberi danno sempre colore e aria di festa.

 

Altre due tappe nel “viaggio del tempo” degli Alberi. La Regina Vittoria, col consorte Alberto, fece dell’Albero quasi un simbolo del Natale familiare; Papa Giovanni Paolo II, per primo, fece allestire un Albero, venuto dalla Polonia, in piazza San Pietro.

 

Natale è… il Presepe

Da qualche anno il Presepe sembra essere un po’ in secondo piano rispetto agli Alberi di Natale e ad altre decorazioni più appariscenti. Lo ritroviamo, però, sempre nelle chiese, spesso stilizzato ed elegante, e, pensiamo, nell’intimità di molte case.

 

 

Eppure il Presepe non manca mai di lasciare a bocca aperta i bambini che lo guardano con la stessa meraviglia del “pastore dello stupore”, statuina del Presepe classico che rimane attonito, a braccia spalancate, davanti alla Natività, portando in dono, come dice una leggenda, “solo” la propria capacità di meravigliarsi davanti alla meraviglia del Mistero.

 

Perchè il Presepe mantiene questo fascino, quasi magnetico, anche oggi? Viene dal tempo e affonda le sue radici in antiche storie, come quella di Mitra (nato da una vergine, in una grotta, al solstizio d’Inverno), del Sol Invictus romano che vince le tenebre, e di molte altre mitologie che narravano di un dio bambino, che nasce e, crescendo, fa allungare le ore di luce. Ecco il nostro Gesù Bambino!

 

 

La data ufficiale della nascita del Presepe cristiano viene fatta risalire al 1223 quando San Francesco, pochi giorni prima di Natale, realizzò a Greccio il primo Presepe vivente, senza però il Bambinello, rappresentato dall’Eucarestia celebrata su un altare sopra la mangiatoia.

 

Il Presepe è un villaggio di simboli, quasi un fermo-immagine della Natività. Si ripete in luoghi e tempi diversi; infatti non si riproduce solo un villaggio palestinese di quell’epoca, ma possono fare, via via, la loro comparsa anche personaggi anacronistici per quel periodo.

 

Siamo di fronte ad una storia, al ricordo di un “fatto” che coinvolge tutto il Creato, uomini e animali compresi, uniti attorno alla Sacra Famiglia.

I personaggi classici del Presepe sono pastori (tra cui Gelindo, che porta un agnello sulle spalle, e Benino, che dorme e non si accorge di quanto stia accadendo), pescatori, lavandaie, venditori di cibi, osti… talvolta sembrano quasi uniti in un rito collettivo per propiziare l’abbondanza.

 

In questo villaggio arrivano, alla dodicesima notte, i Re Magi che rappresentano, con le loro razze ed età diverse, tutto il Mondo, una sorta di villaggio globale. Ci manca solo una Regina Maga… chissà se prima o poi..,

 

Anche i luoghi del Presepe sono simbolici: ci sono monti e torrenti, ponti, pozzi, rovine di templi pagani, case, locande e la Grotta, buio del mondo e del cuore umano che cerca la Luce.

Da sempre gli uomini guardano alle stelle per cercare segnali astronomici e astrologici venuti dal Cielo. Altro importante simbolo del Presepe è la Stella, che guida, come un antico Google Map, e indica la strada verso Betlemme.

 

Da quanto tempo abbiamo simboli come l’Albero e il Presepe? Sono storie antiche… Si è fatto tardi, si avvicina mezzanotte! Avvistato Babbo Natale!!!

A tutti un sereno, gioioso e affettuoso

Buon Natale!!!

A presto…

 

 

 

 

Buon Natale 2021

Abbiamo visto questo Presepe al Palazzo delle Scintille, in attesa della terza dose del vaccino. È semplice, tradizionale come quello che si fa in casa con le vecchie statuine che ci hanno tenuto compagnia Natale dopo Natale.

Lo accompagna un pensiero di San Francesco d’Assisi che possiamo sentire ancora più vivo oggi, chiamati ciascuno a fare la propria parte per uscire da questi difficili momenti.

A tutti un affettuoso

A presto…

Aspettando il Natale 2021

Le giornate che “prima delle cinque è già buio”, il freddo pungente, l’attesa di festeggiare il Natale senza la zona rossa dello scorso anno, la maggior consapevolezza della nostra fragilità: Babbo Natale 2021 sta arrivando.

Lo aspettiamo accendendo di luci la città, addobbando le nostre case, cercando i regali per noi e per i nostri cari forse desiderando la conferma che Babbo Natale esiste davvero.

Vi proponiamo qualche immagine di Milano: dalle luci più scintillanti ai divertimenti  e alle riflessioni più intime del Presepe.

Gli alberi che quest’anno ci “offre” la nostra città sono otto, collocati in centro (dove è necessaria la mascherina!) o nelle zone più “in”.

Nelle altre zone vige il “fai da te” di privati o associazioni di quartiere. E talvolta i risultati ci sembrano più caldi e veri.

Il desiderio di acquistare regali ci tenta dalle vetrine più griffate ai mercatini artigianali.

Belle e illuminate sono le piste di pattinaggio dove ci si può anche fermare, magari per gustare una cioccolata calda come in alta montagna.

Non mancano le iniziative culturali: tra queste i “quadri” offerti da Palazzo Marino e dal Museo Diocesano e i concerti benefici tra i quali segnaliamo il tradizionale Concerto di Natale del 21 dicembre al Conservatorio a sostegno del progetto AVSI per la scuola primaria a Kampala.

Se piazza del Duomo diventa quasi il “centro” di frenetiche e laiche corse agli acquisti ecco una nuova iniziativa, assolutamente da non perdere: il Presepe nell’Atrio di Ansperto in Sant’Ambrogio.

Realizzato in legno da due artisti della Val Gardena è suddiviso in gruppi di personaggi stilizzati alti circa due metri.

Al centro c’è la Sacra Famiglia con il Bambino, unica figura dorata, fra Maria e Giuseppe. Richiamata dalla Sua Luce la “gente” accorre, ci sono famiglie, coppie, gruppi di fedeli e i Magi.

Unica figura isolata è un Angelo che sembra indicare la strada non solo ai personaggi del Presepe, ma a tutti noi.

A tutti un luminoso Buon Natale ricco di speranza.

A presto…

 

Canto di Natale 2020 o 2.0? (Parte Seconda – Oggi e… Domani)

Con quale “Spirito” Milano vive oggi il Natale, al tempo del Covid? Una tavola preparata solo per due?

La tradizione milanese fa iniziare il periodo natalizio dalla festa di Sant’Ambrogio, il 7 dicembre. Si accendono le luminarie per le strade, si addobba la casa, si gusta la prima fetta di panettone, si parla della Prima della Scala.

 

Intorno alla nostra Basilica un tempo c’era la Fiera degli “Oh bej – Oh bej”, piena di gente, colori e profumi, dove si acquistavano qualche regalo e il firun di castagne, un primo assaggio delle Feste.

Ricca di devozione è sempre stata la visita all’Altare d’oro, lampo di luce preziosa nella severità del romanico lombardo. Si va per rendere omaggio alle reliquie del nostro Santo Patrono e ascoltare le parole dell’Arcivescovo alla presenza delle autorità cittadine.

Molto è cambiato, specialmente nello spirito, in questo Natale incerto, tra divieti, permessi e contraddizioni nel tentativo di arginare la pandemia e le sue conseguenze. Nel suo discorso alla città, quest’anno, Monsignor Mario Delpini ha parlato di “smarrimento… di un atteggiamento più incline alla rinuncia che alla speranza, a lasciare la terra incolta che a predisporla alla semina”.

Come per aiutare Milano, in corso XXII Marzo, quasi di fronte alla chiesa di Santa Maria del Suffragio, è stato appena realizzato un murale d’autore in cui Sant’Ambrogio benedice la sua città che ha bisogno di speranza in questi tempi intimoriti e fragili,.

È rappresentato circondato da api che sciamano. Il Santo, che ha il volto di un vero apicoltore del Parco Ticino, sembra dirci che ama e avrà cura ogni giorno delle proprie api, simbolo della Milano attiva e laboriosa. Come non pensare alla sua esortazione:

Rimbocchiamoci le maniche e ripartiamo dalle nostre radici, dal nostro umanesimo lombardo un po’ schivo e un po’ bauscia, fatto di lavoro, aperto alle novità, ma sempre col cor in man. Ancora una volta, in piazza del Duomo, c’è l’Albero del Dono, dove si raccolgono offerte per chi ha bisogno. Milano è ancora viva.

Il 7 dicembre è anche da molti decenni il giorno della Prima della Scala, avvenimento culturale e mondano per eccellenza.

Con teatri, cinema e musei chiusi per la pandemia, la nostra città ha voluto ugualmente onorare la tradizione con una spettacolare antologia dal titolo “A riveder le stelle”. Non è stata un’opera intera, ma assaggi di lirica, danza, recitazione, alta moda, scenografia e tecnologia, senza la presenza del pubblico ma dedicati solo alla platea televisiva.

Innovazione e tradizione convivono in questo Natale 2.0. L’e-commerce affianca gli acquisti nei negozi, le risorse della tecnologia, e la necessità, trasformano in on-line manifestazioni, mercatini e iniziative culturali, tradizionali e solidali. Eccone alcuni.

DIGITAL XMAS : il villaggio di Natale online, la magia delle feste direttamente a casa tua

Vacanze di Natale con il museo Diocesano. Incontri online gratuiti . Scopri il programma cliccando su home.

Home

Invitati a mantenere il “distanziamento sociale”, siamo orfani del calore della gente, dei quattropassi per la città in festa, del piacere di guardare e scegliere (o anche solo guardare).

Questo Avvento ci mette più che mai di fronte alla culla vuota che attende la nuova nascita, al bisogno di una stella che ci indichi la strada, alla ricerca, interiore e scientifica, per rivedere la luce.

Se il Presepe rimane un simbolo più intimo e privato, è l’Albero il protagonista di questo Natale a Milano.

Infatti nel progetto “Il Natale degli Alberi, Natale si dirama casa dopo casa” questo simbolo tradizionale si veste, grazie anche a diversi sponsor, di nuovi significati, di LED, di decorazioni sempre più sostenibili e a tema.

https://www.yesmilano.it/natale-degli-alberi

Questi Alberi sono diffusi per la città, ma non si può non notare come quelli più importanti e dedicati si trovino quasi tutti in Centro e nelle zone o luoghi di prestigio.

Questi, soprattutto quelli del Centro, sono illuminati come gli anni scorsi, con edifici e vetrine ricchi di addobbi che ci spingono a partecipare alla grande “giostra” delle Festività.

E i quartieri dove vive la maggior parte della gente? Spesso sono spenti e solo alcuni balconi, negozi e esercizi della ristorazione illuminano con coraggio qua e là le strade buie.

Da dove può ripartire Milano? Da qualche vetrina dove la luce riesce ad uscire anche se imprigionata dalla saracinesca abbassata, da qualche casa come questa che riesce a portare il cielo al suo interno.

Ancora di più, quest’anno, dobbiamo avere la forza e la speranza di ripartire da ciascuno di noi e da noi insieme.

A volte bastano una stella luminosa, un filo di luce, qualche candela accesa, una vecchia sedia dipinta d’oro per dare un tocco di atmosfera e illuminare il nostro Natale magari con un sorriso in più.

Come sarà il Natale futuro? Ancora non lo sappiamo, dipende da tutti noi. Siamo certi, però, che Albero e Presepe ci saranno anche domani e ci aspetteranno sempre a braccia aperte!

Buon Natale a tutti!!!

A presto…

Canto di Natale 2020 o 2.0? (Parte Prima – Ieri)

Come sarà il Natale 2020? Ogni giorno, come in uno strano Calendario dell’Avvento, si apre una finestrella con un nuovo divieto o permesso per le prossime festività. Noi, intanto, mascherati, quasi per non farci riconoscere e contagiare da quel piccolo mostro a puntini rossi, cerchiamo di proteggere il Natale. E così fa anche lui.

Costretti a stare a distanza, ricorriamo sempre più alla tecnologia e alle sue tante opportunità. Ecco, ad esempio, due eventi importanti da vivere e rivivere in streaming sotto l’Albero di casa nostra.

https://www.yesmilano.it/calendario-avvento-2020

https://www.raiplay.it/programmi/arivederlestelle?wt_mc=2.social.tw.raiplay_arivederlestelle.&wt

Sarà un Natale 2.0? Certamente per molti di noi sarà diverso, un cambiamento di certe tradizioni, una pausa in attesa del ritorno della Luce.

In questo momento di confronto e riflessione, come non pensare allo Spirito del Natale Passato, a quelli del Presente e del Futuro descritti nel libro di Charles Dickens “A Christmas Carol”? (A proposito, il protagonista, Ebenezer Scrooge, ha ispirato il personaggio di Paperon de’ Paperoni, alias Scrooge McDuck).

Chi volesse ascoltarne alcuni passi e vedere una serie di tavole illustrative a cura del Teatro dell’Elfo, può collegarsi gratuitamente dalle ore 18 dell’11 dicembre fino al 31 dicembre al sito http://www.elfo.org

Abbiamo raccolto, pensando allo Spirito del Passato, alcune immagini di vecchi biglietti d’auguri che rappresentano diversi momenti del viaggio verso Natale. Sono poi così diversi da quelli di oggi?
Iniziamo con i simboli più classici: il Presepe e l’Albero.

Anche un tempo la casa si faceva bella per le festività con gli addobbi e i regali per tutti.

Le vetrine e i mercatini anche allora invitavano a comperare.

La corsa per gli acquisti non è sicuramente una novità.

Questo cestino conteneva forse la spesa a domicilio? In effetti ha il colore dei pacchi di Amazon.

Guardiamo questa vecchia immagine di epoca vittoriana, forse uno dei primi biglietti di auguri. Ha lo sfondo rosa (il rosso arriverà molto tempo dopo con la Coca-Cola) e rappresenta una bella tavolata che brinda, compresa la bimba in primo piano che si beve un goccetto. Ai lati non vengono dimenticati i meno fortunati con il dono di coperte e cibo.

Canti e cori risuonavano per le strade. A proposito, nei biglietti di auguri c’era sempre la neve… chissà che freddo! Per ora, invece, possiamo solo sentirli in steaming nel caldo delle nostre case.

Piste di pattinaggio e slittini per ora sono da rimandare; Babbo Natale, però, ha una deroga a vita per scivolare dai camini.

Due fidanzatini rubavano qualche attimo a distanza; magari già allora abitavano in due Comuni diversi?

E Babbo Natale? La slitta è da sempre la sua preferita, ma è un tipo che si aggiorna e qualche volta ha preso anche il treno per portare i doni,

Eccolo! Sta arrivando a tutta velocità in monopattino verso la Milano di Oggi.

A presto…

Natale 2019: torna la grande Magia

Sono briciole di tempo i giorni che mancano a Natale, dolci uvette succose in una bella fetta di panettone.

Mille corse, ogni giorno, tutti i giorni, tra impegni quotidiani, acquisti e saluti per augurare, si spera con cuore sincero, Buon Natale ad amici e parenti. Siamo come piccoli aiutanti di Babbo Natale e con lui cerchiamo di far tornare ogni anno la Magia.

Anche quest’anno siamo saliti consapevolmente, ma quasi senza accorgerci, sulla straordinaria giostra natalizia ricca di suoni, luci e colori.

L’atmosfera natalizia si è diffusa per la città: le luminarie fanno scendere il cielo sopra di noi e le stelle sembrano più vicine.

Anche i nostri Navigli e la Darsena fanno festa con giochi d’acqua e di luce e con una pista di pattinaggio sul ghiaccio.

Nelle vie dello shopping le vetrine addobbate e sempre illuminate sono un invito ad entrare… o solo a guardare.

I mercatini “finta montagna” e quelli solidali ci offrono idee per gli ultimi pensierini o per regali più importanti.

Milano, o per lo meno in certe zone, diventa quasi una strenna: piazze, strade, palazzi si vestono a festa con pennellate di luci e colori.

Se il Natale rappresenta la tradizione, come non iniziare da piazza Duomo, con il gigantesco albero innovativo e tecnologico curato da Esselunga?

È un albero urbi et orbi che raccoglie le radici di tutti; dedicato alla nostra città è quasi una nuova guglia luminosa.

Quest’albero è come un invito, ci si può anche entrare… In fondo al supermercato ci andiamo tutti, e chi vuole può  anche donare i “punti” accumulati per acquisti solidali.

Intorno un girotondo di alberi veri, quasi una risposta alla classica domanda: vero o artificiale?

Un tempo nelle case, accanto all’albero, c’era sempre il Presepe, con le statuine improbabili, il cielo di carta, i batuffoli di cotone come neve. Poi è passato un po’ di moda o è diventato più elegante, ma sempre pieno di significato e di poesia.

Quest’anno c’è un grandioso ritorno del Presepe. Le vetrine della Rinascente sono dedicate a quello napoletano più classico.

Il palazzo è una gigantesca scatola luminosa e il portico è un tripudio di luci, una cattedrale degli acquisti.

Anche Palazzo Marino ospita un Presepe d’autore che è possibile visitare fino al 6 gennaio.

In questa Natività napoletana del Settecento la “grotta” si trova all’aperto tra le rovine di un tempio pagano; è la città, però, coi suoi mille mestieri che entra con forza nel Presepe, diventandone di fatto la protagonista, rendendo nel contempo “attuale” la Sacra Rappresentazione.

A Porta Romana, una delle zone più tradizionali di Milano, è stato organizzato dalla parrocchia di Sant’Andrea, “El Bambinel”, un Presepe vivente nel cuore del quartiere.

Con immagini molto suggestive il Presepe entra nella città e la città entra nel Presepe.

Le “statuine” e gli spettatori hanno condiviso, nonostante la pioggia, lo spirito del Natale e l’amore per Milano, facendo rivivere vecchie immagini, antichi mestieri, sapori e profumi delle nostre tradizioni.

Oggi l’immagine del Bambinello è stata un po’ sostituita da quella di Babbo Natale che porta i doni; anche lui, comunque, invita i bambini -e anche noi?- ad un esame di coscienza, magari un po’ interessato, ma ricco di buoni propositi.

Alcuni amici ci hanno detto che Babbo Natale è una fake, che non esiste e che è una trovata della Coca Cola, ma noi siamo sempre riusciti ad avvistarlo ogni anno.

Certamente deve andare molto in fretta per arrivare ovunque senza dissolversi per il calore della sua velocità.

Forse fa il salto nell’iperspazio e ci auguriamo che la Morte Nera non riesca mai a vincere sul Natale.

Le “Guerre Stellari” sono il tema delle luminarie artistiche davanti al cinema Odeon, per l’uscita dell’ultimo film della saga, dell’eterna lotta tra Luce e Tenebre.

Babbo Natale, per difendere la Luce, ha radunato tante truppe che corrono in suo aiuto e ha molti aiutanti fidati sparsi nella città e anche nelle nostre case.

Forse i regali che ci porterà presto ce li dimenticheremo, ma cosa importa… I ricordi durano per sempre e la magia del Natale torna ogni anno in ciascuno di noi.

Buon Natale!!!

A presto…

Passipermilano con Babbo Natale (parte terza)

Il Calendario dell’Avvento di piazza del Duomo ha le finestrelle quasi tutte aperte e i canti natalizi degli artisti risuonano nel tardo pomeriggio, tra le 18 e le 18.30, sotto la Madonnina.

il calendario dell'Avvento

calendario dell'avvento in pzza Duomo

una finestra del calendario dell'Avvento

100_3426

Dopo tanto girare tra villaggi natalizi e mercatini, nel “sacco” delle iniziative che Milano ha preparato aspettando Babbo Natale, troviamo alberi, presepi e opere d’arte, esposte come dono ai milanesi.

sacco-regali

Alberi e Presepi sono i simboli della tradizione natalizia e celebrano la rinascita della natura e la vittoria della Luce sul buio dello spirito.

natale2012-sondaggio

La storia dell’Albero di Natale si perde nella notte dei tempi: era tradizione di diversi popoli antichi decorare piante sempreverdi e accendere fuochi per propiziare il ritorno del sole.

viggi-natale-2016-581225-610x431

Forse è per questa lontana e diversa origine che l’Albero è un simbolo libero da canoni. Può essere vero o finto, illuminato, decorato o essenziale, grande o piccolo.

aspettando-il-natale-al-museo-del-duomo

20161210_172840_001

un albero luminoso su un palazzo

un' idea per un albero di Natale Nuovo

Una curiosità: l’albero più grande del mondo è quello allestito a Gubbio, sul fianco del monte Ingino. È alto 650 metri e realizzato con chilometri di fili elettrici e di luci. Dedicato ad una raccolta fondi per i bambini di tutto il mondo, speriamo porti del bene anche ai nostri connazionali così duramente provati dai terremoti.

albero-di-natale-gubbio

Ecco alcuni alberi importanti di Milano 2016; quale è il più bello?

100_3509

piazza Gae Aulenti

100_3563

piazza del Duomo

100_3660

stazione Centrale

foyer della Scala

100_3565

Galleria Vittorio Emanuele

100_3634

Darsena

Ce ne sono tanti altri, quasi uno in ogni casa. Eccone alcuni molto creativi.

20161213_125150

20161213_125425

20161213_124728

albero-di-natale-faidate-fb2

Il Presepe, creato per la prima volta a Greccio da San Francesco, rappresenta invece la tradizione cristiana della Natività. In questi ultimi anni ha avuto un po’ di difficoltà e non sempre è stato allestito nei luoghi pubblici.

greccio

Quest’anno, accanto ai bei Presepi di cui abbiamo parlato in articoli precedenti, vi proponiamo di visitare due Natività allestite in luoghi laici: Palazzo Marino, sede del Comune, e il Diurno Venezia, capolavoro art decò di piazza Oberdan.

palazzo-marino-2-copia-jpg

100_0396

Il Presepe, donato dal Comune di Matera alla nostra città, è tornato a Palazzo Marino dopo diversi anni di “esilio”. Era assente, infatti, dal 2009; ora è allestito nel cortile d’onore del Palazzo e i milanesi fanno la fila per visitarlo. Si può ammirare la rievocazione scenografica della Natività nel paesaggio di Matera con i suoi caratteristici Sassi e le chiese rupestri.

presepe palazzo Marino

palina presepe palazzo Marino

Il Presepe ospitato quest’anno nel Diurno Venezia è stato realizzato nel 1976 da diversi artisti e donato alla chiesa di San Francesco al Fopponino, opera di Gio Ponti.

s-franc-al-fopponino

Alte sagome compongono questo Presepe di grande impatto scenico.

palina presepe Diurno

20161206_141540

particolare presepe Diurno

statuina presepe diurno

personaggi presepe Diurno

presepe diurno 2

L’ambiente sotterraneo dei bagni pubblici è il suggestivo e un po’ scioccante sfondo di questo Presepe.

il presepe Diurno 3

presepe Diurno

Aperto fino all’ 8 gennaio è visitabile gratuitamente a cura del FAI. Da non perdere, all’ingresso, anche un prezioso Presepe in valigetta.

il presepe in valigia

il presepe di Tabusso

Per chi volesse fare i soliti quattropassi, suggeriamo di visitare anche un altro Presepe di figure artistiche del Settecento presso la chiesa di San Marco.

chiesa-di-san-marco

Infine ecco due proposte molto belle e vicinissime tra loro, ma non nel tempo: la Natività contemporanea di William Congdom, esposta nella chiesa di San Raffaele, di fianco alla Rinascente, e la Madonna della Misericordia, di Piero della Francesca, a Palazzo Marino, iniziata nel 1445.

s-raffaele

La Natività di Congdom è un’opera realizzata per il Natale del 1965 dall’artista americano, appena convertitosi. Può piacere o no; è da vedere comunque per l’interpretazione contemporanea e drammatica di un tema sacro.

100_3566

100_3567

Il capolavoro di Piero della Francesca, parte di un polittico realizzato per la Confraternita della Misericordia di Sansepolcro, è in prestito a Milano fino all’ 8 gennaio, con ingresso gratuito, ed è esposto nella sala Alessi di Palazzo Marino. La visita è guidata.

madonna-della-misericordia-piero-della-francesca-per-mostra-milano-natale-palazzo-marino-comune-sala-alessi-tiziana-leopizzi

http://www.museocivicosansepolcro.it/it/opere/piero-della-francesca/polittico-della-madonna-della-misericordia

Il volto della Madonna non è sorridente e materno, appare quasi severo sullo sfondo dorato, ma le sue braccia sono allargate in un abbraccio per proteggere col suo manto gli uomini; è la Madonna di Tutti.

volto-mad

mad-miser

L’immagine della Madonna che protegge è cara ai milanesi: anche il nostro Duomo, dedicato a Maria Nascente, viene raffigurato sotto il manto protettivo della Vergine.

100_3668

ingresso Veneranda Fabbrica

100_3666

museo del Duomo

Con un volo di speranza vicino alla Madonnina si conclude un vecchio film di Vittorio De Sica, Miracolo a Milano.

miracolo-a-milano-vittorio-de-sica

Anche noi oggi, domani e ancora dopo, possiamo spiccare il volo con la speranza di realizzare i nostri desideri.

auguri-di-natale

Un augurio a tutti noi!

Gli animali nel Presepio

Facendo quattro passi in corso di Porta Romana ci siamo imbattuti in diverse “similpecore”, alcune anche vestite a festa e altre a forma di panchina, davanti a belle vetrine natalizie.

DSC_0191

101_0197

Ci siamo chiesti se fossero dirette verso qualche presepio o se ne fossero uscite, per venire tra noi, portandoci qualche messaggio speciale.

le pecore di porta romana

le pecore di porta romana 2

Già un gregge era stato collocato. a settembre, in occasione di Expo, in piazza San Nazaro, opera dell’artista Luciana Gallo.

gregge pecore piazzetta S. Nazaro

Questa insolita presenza delle pecore tra noi e i nostri caotici impegni prenatalizi, ci ha fatto pensare agli animali nel presepio.

101_0126

A noi sembra normale vedere il bue e l’asinello, le pecore e gli animali da cortile, gli esotici cammelli, di fianco alle statuine del presepio.

presepe-San-Bartolomeo-

I Vangeli, però, non ne fanno cenno e si limitano a parlare di mangiatoia.

foto-Gesù-bambino

“Laudato sie, mi’ Signore, cum tucte le tue creature…”. Ci voleva la grande visione del Creato da parte di San Francesco d’Assisi per “sdoganare” anche gli animali.

greccio

Giotto

Insolito e grandioso è stato recentemente lo spettacolo in San Pietro, illuminata da immagini molto suggestive del Creato; tra queste anche bellissime rappresentazioni di animali.

basilica san pietro roma

giubileo

giubileo 2

giub 44

Ecco come alcuni grandi artisti hanno interpretato l’Adorazione e la Natività. dipingendo anche animali, che partecipano all’Evento, portatori di grandi significati simbolici.

nativ da fabriano

G. da Fabriano

giotto-assisi-basilica-nativita

Giotto

Natività_di_Gesù_(Vincenzo_Foppa)

V. Foppa

caravaggio-fuga-in-egitto

Caravaggio

Molto vicini a noi, in Sant’Ambrogio, ci sono due opere diversissime, ma imperdibili, a questo proposito. Una è l’incredibile Natività scolpita sul cosiddetto Sarcofago di Stilicone, dove il Bambino ha accanto solo animali e nessun’altra figura umana o angelica.

nativita s ambrogio

santAmbrogio-ambone-e-sarcofago-Stilicone61

L’altra è lo struggente presepio realizzato da soldati italiani, prigionieri in un campo di concentramento tedesco durante la seconda guerra mondiale, e costruito con brandelli di ciò che era loro concesso.

presepe realizzato in prigionia

Milano è molto ricca di presepi, alcuni veri e propri capolavori. Ne abbiamo già parlato lo scorso anno nell’articolo “Presepi a Milano”. Non perdiamoceli, magari dando anche uno sguardo curioso agli animali presenti.

san-marco

Questo argomento sul significato degli animali nel presepio, ci sembra molto stimolante; cercheremo di approfondirlo presto insieme. Per ora tanti cari auguri a Voi e ai vostri amici pelosi, squamosi e piumosi, anche da parte di Luna e Coniglio, i nostri familiari non umani.

DSC_0479

100_0289

Buon Natale a tutti!

nativity2

Quattro passi tra alberi e mercatini natalizi 2015

Le bancarelle dei mercatini natalizi, anche benefici o equosolidali, hanno invaso allegramente la nostra città, che, fiera del successo di Expo, vuole continuare a vivere l’atmosfera di festa e di socialità, passeggiando tra gli stand che offrono una grandissima varietà di prodotti.

101_0049

101_0082

101_0088

Villaggio delle Meraviglie Giardini Indro Montanelli 9

L’Albero di Natale ha preso il posto dell’Albero della Vita e rallegra piazze, negozi e le nostre case.

Albero-di-Natale-moderno_image_ini_620x465_downonly

Tradizionale o tecnologico, basic o addobbato all’inverosimile, ognuno ha preparato il proprio albero.

alberi

albero-di-natale-a-luci-led

albero-di-natale-con-muffin

-albero-natale

L’Albero di piazza Duomo è cresciuto letteralmente davanti a nostri occhi: da spelacchiato (o è stato il frutto di un “parrucchiere” un po’ Kociss?), si è fatto l’extension e ora è pronto ad augurarci Buon Natale.

100_9960

101_0022

101_0099

albero-natale-duomo-4

Il mercatino di piazza Duomo ha appena aperto i battenti.

101_0201

101_0205

Intorno al Duomo tante casette di legno hanno preso il posto delle bancarelle a volte un po’ sgarrupate di un tempo, trasformando la piazza in un piccolo villaggio alpino, dove si possono trovare prodotti alimentari e articoli da regalo.

101_0206

101_0207

101_0211

101_0214

Il Duomo, con il suo marmo rosato e le sue guglie, sembra, in questo periodo, la nostra cima dolomitica.

duomo neve

vaiolet

Chissà se le statue ci racconteranno le loro storie come i personaggi del regno dei Fanes?

doccione 2

re-del-fanes-erardi

Un volo, anzi, meglio la metro o il passante ferroviario, e passiamo da piazza del Duomo, cuore della tradizione milanese, a piazza Gae Aulenti, frutto degli archistar del nuovo millennio.

101_0089

Anche qui , sotto le alte guglie dei grattacieli, ci sono casette di legno, l’albero e la pista coperta di pattinaggio sul ghiaccio, contrasto e ricchezza di questa nostra Milano.

mercatino natalizio Gae Aulenti 1

mercatino natalizio Gae Aulenti 2

101_0079

101_0084

Queste torri a specchio si riflettono l’un l’altra e sembrano ancora di più. L’albero sembra quasi protendersi per continuare nella guglia rossa della Torre Unicredit.

Nuvole riflesse sui nuovi grattacieli di Milano

101_0092

Non un albero solo, ma tanti e tutti illuminati sono quelli all’interno di Corso Como 10.

101_0098

101_0097

100_0229

100_0230

Lo possiamo raggiungere guidati dalle belle stelle della via, poco distante da piazza Gae Aulenti. Anche qui si trova un piccolo mercatino natalizio aperto fino al 23 dicembre.

101_0095

100_0232

100_0228

100_0227

Appena archiviato è stato, qui accanto, il mercatino degli Alterbej, piccola fiera alternativa allestita sul cavalcavia tra le torri.

101_0070

101_0073

101_0075

101_0074

È stata la versione un po’ underground della fiera meneghina per eccellenza, gli Oh bej – Oh bej, sfrattata dall’abbraccio di sant’Ambrogio e approdata da qualche anno al più laico, ma spazioso Castello Sforzesco.

oh-bej

oh bej

Ha compiuto 20 anni di straordinario successo l’Artigiano in Fiera, a Rho.

101_0034

101_0036

Questo mercato di artigianato e food accoglie ogni anno un numero incredibile di visitatori che, muniti di zaini e trolley per gli acquisti, “partono” per un viaggio nel Mondo dei regali e del cibo.

101_0035

101_0038

È un vero e proprio street food globale: dalle ostriche francesi alla paella, dalla polenta ai cannoli siciliani, dalle carni sudamericane alle cucine orientali.

101_0052

101_0056

101_0064

101_0039

Se non ci siete mai andati (ma è possibile?) segnatevi questo viaggio gratuito per il 2016.

101_0129

Spostiamoci al Portello; se a Rho c’era il Mondo in esposizione, qui, tra le vetrine del centro commerciale, c’è un piccolo mercato trentino.

101_0134

101_0132

101_0145

101_0130

È veramente molto bello: pulito, ordinato, con merce di gusto e qualità.

101_0141

101_0138

Magari, se fa freddo, viene voglia di una fettina di strudel o di un goccio di vin brulè.

101_0131

Abbiamo fatto qualche piccolo acquisto: ne valeva la pena. Altra chicca: nei sotterranei di questo centro commerciale c’è un immenso parcheggio gratuito.

101_0152

101_0140

Ed ora una visita al Villaggio delle Meraviglie, dedicato ai bambini, presso i Giardini Pubblici; c’è la Casetta di Babbo Natale, altri piccoli chalet che, fino all’Epifania, offrono dolci tradizionali per la merenda e giocattoli. Una doppia pista di pattinaggio sul ghiaccio, anche al coperto, ha un pinguino come maestro per i più piccoli.

Villaggio delle Meraviglie Giardini Indro Montanelli 6

Villaggio delle Meraviglie Giardini Indro Montanelli 3

Villaggio delle Meraviglie Giardini Indro Montanelli 7

Villaggio delle Meraviglie Giardini Indro Montanelli 1

Tutti possono imbucare la loro letterina: chi di noi non ha qualche desiderio da esprimere?

Villaggio delle Meraviglie Giardini Indro Montanelli 4

Villaggio delle Meraviglie Giardini Indro Montanelli 5

Il Villaggio delle Meraviglie non è l’unica “sede” natalizia di Babbo Natale nella nostra città. Quest’anno, per la prima volta, Santa Claus aspetta chi crede in lui, grandi e bambini, alla Darsena.

A presto… e al prossimo anno!

Santa_Claus

 

Presepi a Milano

Fra pochi giorni sarà Natale. Quanti di noi dicono: “Dobbiamo fare ancora il presepio!” (a Milano è il Presepio, con la O finale, non il Presepe). Quanti di noi rispondono, in genere quelli che il presepio lo devono fare e non solo…guardare,: “Quest’anno perché non mettiamo solo un simbolo?” In realtà non si ha voglia di arrampicarsi fino a quell’ultima scatola impolverata in solaio, o di scendere in cantina spostando bici e quant’altro per arrivare alla mitica, vecchia scatola con le statuine.

soffitta 2

Poi, come per magia, quando ci prende la nostalgia o quel senso della tradizione che ci viene dal nostro passato e ci accompagna nel futuro, “tiriamo fuori” la capannina, la stella fatta di lustrini, le statuine ammaccate, di misure improbabili (chi non ha una pecorella piccolissima o gigante, tipo OGM?), la carta blu col cielo dipinto o quella marroncina per fare la terra. Poi i batuffoli di cotone per la neve e lo specchio per il laghetto dove mettere il ponticello, la lavanderina e il pescatore, magari senza neanche più la canna o la lenza, perché lo scorrere del tempo gliele ha portate via. Così un briciolo di Natività entra nelle nostre case, anche se le strade della vita ci hanno condotto altrove.

pezzo di presepe e bambino

bambino prepara presepe

DSC_0663

A tutti proponiamo un piccolissimo rewind…anche a chi non ha voglia di fare il presepio e non lo fa.

Ecco la prima Natività cristiana: un murale nella Catacomba di Priscilla sulla via Salaria a Roma…

priscilla-1

Mille anni dopo il primo vero Presepe, ad opera di San Francesco, a Greccio, con il bue, l’asinello e il miracolo del Divino Bambino che appare nella mangiatoia.

il primo presepio di S. Francesco

greccio

Da allora quante Natività sono “rinate”? Artisti di ogni epoca l’hanno pensata e ce l’hanno lasciata…

https://www.youtube.com/watch?v=WL5Q9pfwVZ4

Perchè non andare a vedere qualche bel Presepio a Milano? Ve ne indichiamo alcuni, fra questi ci sono delle vere opere d’arte.

La più antica fra le Natività lombarde è presente nella Basilica meneghina per eccellenza, quella di Sant’Ambrogio. La scena è scolpita nel marmo del sarcofago, del IV secolo, detto “di Stilicone”: situato nella navata centrale della Basilica presenta Gesù Bambino, ma col viso da adulto, tra il bue e l’asinello, fasciato in un letto sepolcrale anziché nella classica mangiatoia.

9821_-_Milano_-_Sant'Ambrogio_-_Sarcofago_di_Stilicone_-_Foto_Giovanni_Dall'Orto_25-Apr-2007

Sempre a Sant’Ambrogio, nel Museo della Basilica, è conservato il commovente presepio realizzato nel 1944 dai militari italiani internati nel lager nazista di Wietzendorf.

.100_6690

100_6691

Per saperne di più

Nel quartiere di Brera, nella Chiesa di San Marco, si può ammirare il famoso presepe realizzato nel 1750 dal pittore e scenografo della Scala Francesco Londonio; è composto da una trentina di figure ricavate da tavole di legno e poi dipinte.

san marco

https://www.youtube.com/watch?v=Q7QozoRVAJc

A pochi passi da Brera, nella Basilica di San Simpliciano, resiste da oltre cento anni la tradizione di realizzare, in una cappella laterale, un grande presepe con caratteristiche e particolari sempre diversi. Ogni anno un gruppo di volontari realizza con le proprie mani scenografie, fondali, architetture, luci, con l’obiettivo di rinnovare il messaggio del Natale. Potrà essere visitato dalla Vigilia di Natale.

s semlciciano

In corso di Porta Romana, la Basilica dei Santi Apostoli e San Nazaro, la più antica chiesa a croce latina dell’ occidente, offre al visitatore l’antico e prezioso “Presepe Ligneo” della scuola dello scultore tedesco Adam Kraft. Visitabile nel transetto sinistro tutto l’anno, fu realizzato nella seconda metà del 1500.

DSC_0636

DSC_0637

Baggio, nella cripta della Chiesa di Sant’ Apollinare  si può visitare il Presepe Biblico.

http://www.presepedibaggio.org/

Si tratta di un allestimento che, oltre alla Natività, permette di rivivere altri episodi della Bibbia e della vita di Gesù. Attraverso corridoi a forma di grotta, ai visitatori si offre un lungo percorso di ben 43 scene (alcune in movimento). Fu realizzato negli anni Sessanta su idea di un giovane operaio della “Borletti”. Orari: tutte le domeniche di dicembre 15-18.30; dal 23 dicembre al 6 gennaio 15-18. Chiuso il 31 dicembre. Ingresso libero con offerta.

presepe_baggio_corridoio_1

presepe_baggio_nativita

Molto importante, al Museo Diocesano, è la Natività di Filippo Lippi, esposta fino al 30 gennaio.

https://www.youtube.com/watch?v=uIa6edNxYBM

Per tre anni la Parrocchia di Santa Maria delle Grazie al Naviglio ha realizzato “El presepi de la riva”, rappresentazione tridimensionale della Natività in scala naturale,  su una pedana galleggiante nel Naviglio Grande, con scenografia che riproduce il tipico contesto della casa di ringhiera dei Navigli. Purtroppo quest’anno è stato sospeso per i lavori alla Darsena. Per ora accontentiamoci di ammirare solo in foto questo presepe “meneghino”.

el presepi de la riva

Come ogni anno il foyer dello Spazio Oberdan, espone diorami e presepi artistici realizzati dalle associazioni Presepisti Sacra Famiglia di Cinisello Balsamo e Amici del Presepe di Lainate. L’esposizione è aperta fino al 6 gennaio 2015. Orari: lunedì-venerdì 10-19.30; sabato e domenica 14-19.30; 25 e 25 dicembre 15.19.30; 31 dicembre e 1 gennaio 10-15.30. L’ingresso è libero.

DSC_0623

DSC_0618

DSC_0619

DSC_0621

Nella chiesa di San Raffaele Arcangelo in Milano è esposta, fino al 31 gennaio 2015, la Natività di William Congdon (1912-1998, esponente di rilievo della Scuola di New York, ma per gran parte della sua vita attivo in Italia e, negli ultimi anni di vita, in Lombardia). Questa bella Natività  costituisce un’interpretazione contemporanea dell’iconografia cristiana tradizionale. Per saperne di più segnaliamo che il 18 dicembre 2014, alle ore 18.30,  si svolgerà in loco un incontro dal titolo: E il Verbo si fa carne: la natività di William Congdon.

image

 

Si intitola Il Gesto nell’Arte. Le figure tradizionali nel presepio lombardo la mostra di presepi del museo di Dalmine allestita all’Auditorium Testori di Palazzo Lombardia. L’esposizione è aperta fino al 6 gennaio. Questa mostra è dedicata alle figure tradizionali del presepio realizzate in gesso ed in legno,  tra la seconda metà dell’Ottocento e gli anni ’50 del Novecento”.

 presepe-k64C-U430001604107400EJD-620x413@Corriere-Web-Milano

Buon Presepio a tutti!